Un thriller satirico e intelligente
Recentemente su Cine34 ho visto questa pellicola italiana datata ma che mi è piaciuta molto. I protagonisti principali sono Ugo Tognazzi, nei panni di un giudice, e Vittorio Gassmann, in quelli di un imprenditore di successo e ben ammanicato. Il primo si ritrova ad indagare sul presunto omicidio di una giovane escort. Ben presto arriva a convincersi che l'assassino è proprio l'imprenditore, che nega di conoscere la vittima finché non viene messo di fronte all'evidenza inconfutabile. Riuscirà a scoprire la verità? Più che l'aspetto "giallo" del film, che comunque regala un finale inopinato, direi che l'attrattiva principale è l'aspetto satirico, evidenziato da una galleria di personaggi impegnati a rappresentare la parodia di se stessi. E dai dialoghi, brillanti e scritti, a differenza di oggi, senza troppi riguardi per gli spettatori che dispongono di un vocabolario di sole 100 parole. Inutile sottolineare poi la bravura di Gassmann e Tognazzi, che dipingono un'Italia dalle parvenze purtroppo estremamente realistiche. Nella quale non si salva nessuno, tranne colei che la morale condannerebbe invece per prima, ossia la vittima.
Segnala contenuto