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1 Opinioni per In the Cut 2003
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  • ramon72
    Trhiller interessante con un'inedita Meglio Ryan
    opinione inserita da ramon72 il 07/09/2020
    Il trhiller In The Cut del 2003 è immeritatamente ricordato più per la svolta in chiave sexy della protagonista Meg Ryan, che qui appare stravolta nel look con vistose labbra a canotto ed impegnata in numerose scene ad alto tasso erotico con l'attore italo-americano Mark Ruffalo, piuttosto che per la trama e la tensione narrativa che lo stile di recitazione creano nello spettatore. Il film vede il personaggio della Ryan, ovvero la professoressa di letteratura inglese Frannie, inconsapevole testimone di un delitto che di lì a poco si consumerà all'interno di uno squallido bar dove , seduta ad un tavolino, sta impartendo delle ripetizioni ad un suo studente di colore; scendendo al piano di sotto per andare alla toilette la donna assisterà al rapporto orale di una ragazza ad un uomo misterioso ed in parte nascosto dalla penombra sul cui braccio però Frannie vede molto nitidamente un tatuaggio che raffigura un asso di picche. Successivamente si scoprira' che la ragazza è stata uccisa e smembrata presumibilmente proprio dall'uomo con il tatuaggio e per questo motivo Frannie verrà interrogata dal poliziotto Giovanni Malloy e dal suo collega. Ma Malloy non riuscirà a fermarsi al solo piano professionale, infatti dopo aver dato un appuntamento a Frannie , che però non giungerà mai al locale indicatole perché vittima di uno scippo dove resterà lievemente ferita, finirà col soccorrerla a casa sua dove i due finiranno a letto in una scena senza veli alquanto spinta. Intanto emerge il carattere violento e volgare del collega di Malloy sempre pronto a battute misogine di dubbio gusto e nella trama farà la sua comparsa anche la sorellastra di Frannie che si chiama Pauline ed è una donna fragile alla ricerca di una stabilità sentimentale che fatica a trovare. Dopo il ritrovamento all'interno di una lavatrice del corpo disarticolato della povera Pauline si entra nel vivo della suspence ed anche del dubbio che si insinua prepotentemente perché Frannie vede sul polso di Malloy lo stesso identico tatuaggio con la carta di picche che aveva anche l'ormai acclarato serial killer e si convince che questi sia proprio Malloy, così dopo averlo legato con delle manette ad una sedia dopo un gioco erotico fugge via con orrore. Mentre vaga lontano da casa l'altro poliziotto collega di Malloy, che in segno di amicizia si è impresso un tatuaggio identico sul polso, si offre di darle un passaggio e la porta in un luogo isolato dove ha in mente di uccidere anche Frannie dopo che questa ha ormai intuito tutto. La donna avrà la meglio sull' aggressore e finirà con l'ucciderlo tornando poi sfinita a casa a liberare il suo amante . A me questo film di Jane Campion non è dispiaciuto , non è recitato male, l'atmosfera è cupa come si addice ad una storia nera e macabra ed il fatto che la Ryan volesse emanciparsi professionalmente dalla figura giovanile di fidanzatina d' America a cui la stampa l'aveva relegata non mi disturba affatto . Ovviamente ne sconsiglio la visione agli adolescenti non tanto per le scene di nudo ed erotiche e nemmeno per le scene cruente che di fatto non ci sono ma si intuiscono , ma piuttosto per il linguaggio che in quelle stesse scene è molto più spinto ed esplicito di quanto non sia dato vedere .
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    Thriller interessante e dalla trama incalzante dove compare un'inedita Meg Ryan
    Nessuno