Dall'inferno della bulimia
Noi siamo abituati a vedere in Tv Ambra Angiolini che canta, che presenta, salta, balla, parla con vivacità e scioltezza, con spiritosaggine e preparazione come se fosse una persona senza problemi di nessun genere.
Nel suo primo libro Ambra Angiolini esce dagli schemi della showgirl in cui siamo abituata a vederla, per raccontarsi la sua storia, una storia diretta a tutti quelli che in un certo periodo di tempo, più o meno lungo, si sono lasciati dominare dalla pancia, dalla fame sconsiderata, dal desiderio di inghiottire tutto e subito, per poi rigettarlo immediatamente a causa di quella terribile bestia che si chiama bulimia e che purtroppo prende moltissime persone.
Insomma, dice Ambra “se la tua pancia pensa, piange, ama più della testa e del cuore, allora...questa è anche la tua storia”, una storia che è una tremenda avventura in cui finisci quasi senza accorgertene e che ti fa sprofondare in un abisso di paura e di non-vita.
Poi qualcosa, una persona che ti tende la mano, un fatto piccolo o grande che ti scuote, il cambiare vita, o, come nel caso di Ambra, la nascita della sua bambina, ti dà la forza di cercare una via d'uscita da quello che sembrava un vicolo chiuso.
La vita di Ambra, raccontata con estrema onestà e trasparenza, ha un prima e un dopo e lo spartiacque è proprio la nascita di Jolanda: prima stellina adolescente persino troppo pimpante, cantante di successo, attrice, poi la bulimia con la svolta decisiva che avrebbe potuto non arrivare mai.
Quello che colpisce è che InFame non è il solito libretto preconfezionato da personaggio famoso che lascia trasparire ad ogni riga un ghostwriter: qui c'è la confessione, vera e personalmente scritta da chi ha sofferto e portato avanti una lotta per la vita in un flusso di coscienza che la costringe anche a saltare da un argomento all'altro.
Lei ora non è più la Bestia insaziabile, ma è fame di amore e vita
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