Opinione su Innamorarsi in un giorno di pioggia - Jojo Moyes: Piacevole ed interessante....
Piacevole ed interessante....
13/01/2015
Vantaggi
Scritto Bene, Originale, Ottima Storia, Piacevole
Svantaggi
Molto Descrittivo, Finale Troppo Breve
CURIOSITA'
Uscito nel 2002 in America con titolo "Sheltering Rain", è arrivato da noi col titolo "Foto di Famiglia" lo stesso anno;
mentre è stato 'ristampato' con questo titolo il settembre 2014.
OPINIONE
Con questo libro ho finito il 2014 ed iniziato il 2015.
Dopo aver letto "Io Prima di Te" e "La Ragazza che hai Lasciato", mi ero innamorata del modo di scrivere e delle storie che la Moyes riusciva a raccontare, così ho deciso di buttarmi in questa lettura.
Un libro molto descrittivo e piuttosto lento in molte parti, infatti è stata lunga la sua lettura per me.
Si alternano i punti di vista di tre generazioni: Joy, Kate e Sabine.
Rigaurdo a Joy, i suoi punti di vista riguardano il passato (intorno agli anni '50), quando conobbe il suo futuro marito e padre di Kate, quando aveva all'incirca una ventina d'anni; pochi sono i suoi passaggi nel presente.
Infatti il libro si apre con lei, durante una festa ad Honk Kong per festeggiare l'incoronazione della Regina Elisabetta, quando conosce Edward;
per poi passare a Sabine, nel presente, che viene obbligata dalla madre ad andare dai nonni per "una vacanza" e per aiutarli, vista la salute sempre più debole del nonno, trovandosi sbalzata da Londra ad un paesino irlandese solitario, senza nessun comfort o tecnologia;
e per finire Kate, che rimasta a Londra sta cercando di sistemare la sua vita.
Queste tre protagoniste si alterneranno per tutto il romanzo, facendo provare al lettore il disagio e la rabbia di Sabine, che si sente scaricata dalla madre e abbandonata in quel posto dove non si sente per nulla a suo agio, in un ambiente freddo e distaccato; il dolore di Kate che sente di non averne combinata una giusta nella vita e di non riuscire a capire sua figlia, credendo di perderla; e Joy, una giovane ribelle che crescendo dovrà fare i conti con una mentalità e una realtà che la cambieranno.
Lentamente si vedranno cambiare i rapporti tra queste tre donne, tra presente e passato, che le porterà ad avvicinarsi, sopratutto quando anche Kate arriverà nella vecchia casa, costringendole a fare i conti tra di loro, tirare fuori ciò che provano e attraverso questo scoprire molte cose ed avvicinarsi tra loro.
L'unica pecca è che il romanzo è lungo e, come ho già detto, molto descrittivo, ma il finale è brevissimo!
Tutte le premesse, tutte le domande....tutto ciò che il lettore si aspetta viene "risolto" in un ultimo capitolo riassuntivo, in cui la scrittrice tira le somme e chiude il tutto.
Un vero peccato!
Mi aspettavo, viste tutte le lunghe premesse, di qualcosa di più lento...che seguisse quel ritmo fino alla fine.
Non so, da quasi l'impressione di averlo voluto chiudere per non tirarla troppo per le lunghe (cosa che avrebbe potuto fare capitoli prima, emettendo tante cose superficiali).
PERSONAGGI
I personaggi sono belli e profondi e mi sembrava il caso di dire due parole anche su di loro, in particolare sulle protagoniste.
Ho apprezzato moltissimo Joy, anche se non l'avrei mai detto:
complicata e forte, fino alla fine un enigma senza apparente soluzione; dalla giovane donna piena di speranze alla vecchia chiusa e più riservata.
Kate viene in seconda posizione, perchè è tutta dubbi riguardo la vita, sua figlia che non apprezza niente ci ciò che fa e l'amore vero che non riuscire proprio a trovare.
Sabine l'ho detestata! Fin dalle prime pagine appare come un adolescente viziata con la puzza sotto il naso (nel senso che giudica tutti e tutto, senza mettersi prima nei panni degli altri). Dall'inizio che è tutta un piagnisteo perchè va dai nonni e lascia l'adorato "amorino", che neanche forse la conosce, e perchè la madre la manda via perchè crede non la voglia, e quì posso capire la sua rabbia verso la madre e il disagio nel ritrovarsi sola in quella casa coi nonni, ma andando avanti....che lagna! Si avvicina al nonno solo quando le condizioni peggiorano e si attribuisce il diritto di puntare il dito verso gli altri......ma sopratutto il fatto che ribadisca sempre di essere vegetariana, quando il pesce lo mangia e poi va a caccia, perchè: mai provata nè vista, quindi........grrrr, insopportabile!
Si salva un tantino nel finale.....
CONCLUDENDO
Fa riflettere riguardo le incomprensioni tra generazioni, e che spesso basterebbe poco per risolverle. Mi spiace davvero per il finale, perchè se non fosse stato compresso in questa maniera, avrebbe reso il romanzo davvero eccellente e più completo.
Ma da quel che ricordo dagli altri romanzi, è una caratteristica dell'autrice dire tanto ed in breve alla fine...purtroppo quì è più accentuato che negli altri.
Nonostante i (pochi) contro, questo è un bel romanzo.
Sopratutto considerando che è il primo che abbia scritto.
Consigliato!!!!
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