Opinione su Into the Wild: Non il massimo
Non il massimo
21/02/2019
Vantaggi
Colonna sonora, fotografia
Svantaggi
Storia sopravvalutata ed eccessive citazioni per aggiungere spessore
Se da una parte può avvicinare il grande pubblico a una ribellione ecologica e al mettere in discussione i valori distorti della nostra società, resta pur sempre la storia di un ragazzo borghese che si improvvisa sopravvissuto e dopo aver bruciato il proprio denaro si dà alla sopravvivenza nei boschi in modo del tutto impreparato, il che gli costerà molto caro.
Non riesco a empatizzare col protagonista e la sua mi sembra solo l'ennesima insoddisfazione giovanile che viene riempita con alci scuoiati e superficiali pratiche di sopravvivenza nel bosco invece che con altri tipi di fuga come possono essere la droga o il crimine. Posso comprendere le ragioni che hanno portato il vero Chris a perdersi e a compiere questa scelta, la rispetto, a volte vorrei anche condividerla talmente sono stufa della società in cui viviamo... però credo che non sia questo il messaggio giusto. Non dobbiamo scappare nel bosco e mangiare le prime bacche che capitano a tiro, possiamo invece trovare un equilibrio consapevole e moderno con la nostra madre terra. E se vogliamo andare a vivere più vicini alla natura certo dobbiamo dotarci di una preparazione migliore e più buonsenso, il che è l'unico messaggio sensato che mi sono portata a casa da questa storia.
L'altro lato molto positivo è la colonna sonora, con canzoni di Eddie Vedder fra cui il famoso brano "Society".
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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