Opinione su Io sono leggenda: Un virus, un solo uomo... una leggenda
Un virus, un solo uomo... una leggenda
02/09/2019
Vantaggi
Trama particolare, a tratti inaspettato, Will Smith
Svantaggi
Molta lentezza nello sviluppo
Il genere della pellicola mescola dramma, fantasy, azione, thriller e orrore, e la sceneggiatura è liberamente ispirata ad un romanzo di Richard Mateson.
Al giorno d'oggi la storia non sembrerebbe tanto originale, ma il libro da cui è tratto risale addirittura al 1954. Il protagonista, il dottor Robert Neville, intepretato da Will Smith, è in apparenza l'ultimo sopravvissuto di una epidemia scatenata da un virus geneticamente modificato che, invece di fornire la cura contro il cancro, ha trasformato la gente in spaventosi vampiri mutati, sebbene in molti siano morti. La trama offre le spiegazioni di base, giusto lo stretto necessario, ma si apre con il mostrarci la vita desolata di Robert insieme al suo cane. Più le scene vanno avanti, più si alternano flashback che ci forniscono dei dettagli in più sulla sua vita passata, vale a dire prima dell'epidemia. La sua indole è tenace e, mettendo a frutto le sue conoscenze mediche, tenta di generare un antidoto che possa porre fine a una esistenza dannata.
Nella prima parte del film lo spazio per i dialoghi è risicato e la concentrazione è tutta per Robert. Al mattino vive normalmente ma la sera, quando il sole cala, i vampiri diventano una minaccia.
Intorno al secondo atto, la vicenda inizia a farsi lievemente più succulenta poiché oltre al dramma, si fa viva anche l'azione.
I sieri del dottore non danno i risultati auspicati dopo averne testato uno sul corpo di una donna vampiro.
La sua missione prosegue non senza qualche pericolo, ma inzia a prendere una svolta più eccitante quando incontra altri due supersiti che non pensava esistessero.
È intorno a queste fasi finali che il film riesce a trovare una maggiore carica e si fa sempre più cristallina l'idea che la cura c'è.
Dopo un primo tempo e mezzo fatto di noia e segnato da una scarsità di dettagli non indifferente, il finale sa riscattarsi salvando in parte la pesantezza che mi aveva afflitta durante la visione. Tuttavia, ammetto che uno dei pochissimi colpi di scena, forse quello più incisivo, non me lo aspettavo.
Tirando le somme, mi sento di dire che credevo che la suddetta pellicola fosse più sofisticata e intrigante ma, al contrario, non ha rispettato le mie aspettative e mi sono ritrovata davanti una storia soporifera e poco innovativa, soprattutto al giorno d'oggi, in cui le produzioni incentrate su vampiri e zombie si sprecano.
L'interpretazione di Will Smith (che riesce a spiccare grazie alla ristrettezza del numero di attori) mi è sembrata ottima e la conclusione non è stata fiacca come il resto del film, ma questi sono gli unici due pregi che, ahimé, ho riscontrato.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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