Un incarico pericoloso
Vantaggi
azione e avventura
Azione, avventura, spionaggio e, naturalmente, amore: ecco il mix che rende davvero bello, secondo me, questo film del 2014 intitolato in originale “Jack Ryan: Shadow Recruit” che in italiano da -reclutamento ombra- diventa Jack Ryan: L’Iniziazione”. Gli attori sono davvero brillanti e potrei dire scatenati: da Kevin Costner (agente capo della Cia e reclutatore del protagonista), a Kennet Branagh (l’agente russo)) che è anche il regista del film, da Chris Pine che è il protaognista, il neoreclutato Cia a Keira Knightley, la ragazza dell’eroe. La storia, ispirata ad un romanzo di Tom Clancy, è davvero intrigante e tiene col fiato sospeso particolarmente nella seconda parte, quella che vede l’azione spostarsi dagli Usa a Mosca. Jack Ryan è un giovane americano che sta studiando in Uk quando cadono le Torri Gemelle, interrompe gli studi e per patriottismo, si arruola, ma in Afghanistan viene gravemente ferito e mandato a casa. Ma le sue azioni, o meglio le sue intuizioni sul campo, fanno interessare a lui la Cia nella persona di uno dei reclutatori più abili. Jack all’inizio ha un lavoro defilato come analista finanziario in una società di New York, ma grazie ad alcune sue scoperte di conti ombra russi viene per la prima volta inviato sul campo a Mosca e qui comincia la sua grande avventura, in cui si dimostra subito abilissimo. La storia è piena di azione, fughe e inseguimenti anche perché la sua ragazza che non sa del suo vero lavoro, lo raggiunge a Mosca, credendo che lui la tradisca e viene coinvolta. Lo spettatore è tenuto sulle spine in ogni momento e direi che il clou, oltre che a Mosca è nella fase terminale a New York, su cui non dico altro per non rovinare la suspence. Film decisamente consigliato.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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