Opinione su Jane Eyre - Charlotte Brontë: Per me splendido

Per me splendido

16/04/2020

Vantaggi

assolutamente splendido

Svantaggi

non ci sono svantaggi solo egoismo se non si capisce


L'aspetto più interessante di questo romanzo è la protagonista femminile che mi sembra piuttosto insolita per l'epoca. Infatti, Jane fin dai primi capitoli che parlano della sua infanzia si dimostra una bambina assolutamente fuori dal comune, ben diversa dalle cugine che ottengono sempre ciò che vogliono mediante le tipiche armi femminili: il capriccio e la civetteria. Jane da subito è in una situazione assolutamente sfavorevole poiché si trova orfana ed è affidata alle cure della zia che la rifiuta.

La prima domanda che ci si pone e che la stessa Jane si pone sin da piccola è a cosa è dovuto l'atteggiamento ostile della signora Reed. Jane si risponde da sola ma la risposta viene svelata anche dalla servitù: a Jane mancano le caratteristiche per essere amata. Lei stessa dice che se fosse stata meno sincera, più ottimista e graziosa la sua presenza sarebbe stata forse più gradita. Infatti, Jane è sempre tacciata di ipocrisia quando paradossalmente dice sempre ciò che pensa.
Jane è colei che non accetta passivamente la sua condizione ma si ribella, quando i cugini la aggrediscono reagisce con quella che lei definisce la ribellione degli oppressi, della schiava.

Quando Jane osa sfidare la zia viene finalmente mandata in una scuola, un piccolo istituto per fanciulle povere, diretto da Mr. Brocklehurst che adotta una severa e rigida morale protestante. Prprio in questo periodo Jane scopre l'amicizia e grazie ai saggi consigli di Helen Burns impara a perdonare e a giudicare i fatti in maniera meno impetuosa bensì con razionalità.
Helen è un personaggio che entra in conflitto con Jane perché accetta ogni punizione senza lamentarsi incarnando in un certo senso la perfetta cristiana o il tipico ideale di persona, sognatrice, più vicina ad un'estetica romantica, forse per questo muore precocemente di tubercolosi.
Nel periodo che Jane passa a Lowood si possono notare riferimenti alla vicenda personale delle sorelle Bronte che spesso si ammalavano nei convitti dove erano istruite a causa dell'incuria e dell'aria insalubre.

L'infanzia di Jane si conclude quando diviene a sua volta insegnante presso la scuola ma dentro di se anela a qualcosa di più, il suo spirito irrequieto non accetta la situazione di equilibrio che ha finalmente trovato e perciò segue la strada di tutte le fanciulle mediamente istruite ma povere, cerca lavoro come istitutrice privata.

Trova lavoro a Thornfield, luogo nel quale oltre ad occuparsi di Adele Varens, incontrerà il brusco padrone della dimora, il signor Ronchester. Lo sviluppo di questo personaggio è un altro aspetto interessante del romanzo, Ronchester ci viene presentato come una persona burbera, dal cuore d'acciaio, anche lui come Jane è irrequieto pertanto viaggia sempre in tutto il mondo anche se comincia ad intrattenere lunghe conversazioni con Jane.

Jane quindi affronta, la tappa più importante della sua vita, scopre l'amore e si rende anche conto della semplicità del suo aspetto. Uno dei punti più significativi del romanzo e il momento in cui Jane confronta l'avvenente e ricca signora Blanche che vorrebbe sposare Ronchester e se stessa. Quindi ci mostra i canoni di bellezza dell'Inghilterra vittoriana, la società meschina ed ipocrita che contrasta con la rettitudine e semplicità di Jane.

Significativo è il personaggio di Bertha Mason, la moglie segreta di Ronchester che rappresenta la pazzia, connotata in maniera fortemente negativa. Bertha si contrappone a Jane e si crea un conflitto che troverà la sua risoluzione solo con la morte quasi volontaria, lucida di Bertha.

Personaggi ugualmente interessanti sono quelli legati al mondo religioso, a partire dal rettore di Lowood che è convinto di dover applicare ad ogni aspetto il rigore e il sacrificio, chiaramente è connotato in maniera negativa perché rigido e bigotto ma anche fortemente ipocrita poiché mentre impone uno stile severo alle ragazze consente alle sue figlie di seguire le mode del momento e di trasgredire tutti i suoi precetti.
St. John Rivers è un altro esempio di religiosità, uomo appassionato che pensa ad ogni sua azione in funzione di Dio e rifiuta l'amore pur di recarsi in missione in India, chiede a Jane di sposarlo ma non per amore ma per ottenere un valido aiuto missionario. Da un lato il personaggio sembra talmente accecato dalla sua missione da non rendersi conto di esporre gli altri ad una vita di stenti e probabilmente di spingere se stesso e Jane ad una morte precoce come prevede la stessa Jane. Si contrappone a Ronchester più umano e fallibile. Rivers sembra sempre infallibile, come illuminato da luce divina che gli suggerisce i passi da compiere e infatti, Jane non lo condanna ma lo definisce puro e quasi non vede una persona che potrebbe degnamente accostarsi a lui.

La tematica dell'amore ostacolato è forse la principale di questo romanzo ed è emblematico che Jane possa sposarsi con Edward solo quando in un certo senso diventano pari, lei acquisisce ricchezza materiale e lui perde la vista e ha bisogno di sostegno. La parità dal punto di vista materiale tuttavia a livello teorico non dovrebbe avere significato perché la stessa Jane afferma che lei e Ronchester sono uguali, le loro anime non possono essere vincolate a leggi convenzionali o terrene. Quindi l'amore che ci propone Jane è una forma d'amore profonda che sfida però le convenzioni sociali e che nasce come se i due protagonisti fossero già nell'eternità che rende uguali tutti gli uomini. Non è un amore platonico, anzi dal mio punto di vista c'è una forma di seduzione tra i due, Jane scopre di conoscere quasi in maniera innata tutte le tecniche femminili per mantenere la fiamma dell'amore accesa e anche il signor Ronchester è un personaggio fortemente fisico.
Significativi e romantici anche i dialoghi d'amore nei quali anche i difetti fisici dei due innamorati non diventano per forza pregi ma si trasformano in aspetti caratteriali secondo la fisiognomica, scienza molto considerata all'epoca.

L'autrice delinea in maniera vivida i personaggi, rendendoli complessi con innumerevoli sfaccettature e risvolti psicologici, lo stile è fortemente biografico e il fatto che la storia sia raccontata in prima persona da Jane, narratore onnisciente rende ancora più reale i personaggi e l'intreccio.

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Altre opinioni degli utenti su Jane Eyre - Charlotte Brontë

  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 14/04/2020
    Charlotte Bronte ci lascia questo romanzo in cui protagonista principale è Jane Eyre. Orfana,ribelle,trasgressiva,alla perenne ricerca di indipendenza e libertà,guerriera,simbolo dell'emancipazione fe...
    Continua a leggere >
    100%
    non mi stanco mai di leggerlo
    personalmente non trovati
  • blase
    opinione inserita da blase il 14/04/2020
    Charlotte Bronte ci lascia questo romanzo in cui protagonista principale è Jane Eyre. Orfana,ribelle,trasgressiva,alla perenne ricerca di indipendenza e libertà,guerriera,simbolo dell'emancipazione fe...
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    100%
    splendido
    non trovati
  • viola04
    opinione inserita da viola04 il 30/08/2019
    "Jane Eyre" è un capolavoro di Charlotte Bronte, che merita assolutamente di essere letto. La protagonista è una giovane dalla vita travagliata, che riesce però a reagire ad un destino avverso. Jane, ...
    Continua a leggere >
    memorabile
    nessuno
  • agave
    opinione inserita da agave il 29/08/2019
    Quando si termina la lettura di Jane Eyre si ha la sensazione di aver appena salutato un'amica, infine vittoriosa su tutte le difficoltà della sua non facile esistenza di orfana. Charlotte Bronte dise...
    Continua a leggere >
    Storia sempreverde
    Nessuno
  • porsiana09
    opinione inserita da porsiana09 il 05/04/2019
    Se dovessi rispondere alla domanda "qual'è il tuo libro preferito?" la risposta sarebbe sicuramente: Jane Eyre, romanzo di Charlotte Bronte. E' un libro che ho letto diverse volte, tanto che ho visto ...
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    Meraviglioso
    Troppo breve