Non madre, ma leonessa
In questi giorni ho visto su Sky un film del regista Luis Prieto del 2017 intitolato Kidnap, Rapimento che appartiene a diversi generi contemporaneamente, thriller, drammatico, poliziesco, azione avventura: devo dire che ne sono stata piacevolmente colpita e l'ho seguito con interesse e suspence, prima di tutto per l'eccezionale performance della principale protagonista, Halle Berry nella parte della madre del bambino rapito.
Una giornata come tante, madre e figlio al parco della città tra clown, prestigiatori e tanta gente, poi uno squillo del telefono: la donna, Karla Dyson, lascia il bambino seduto davanti al mago e per capire bene ciò che le viene detto, si allontana di pochi passi, non prima di aver avvisato il figlio di non spostarsi.
Alcuni minuti dopo si gira e il bambino non c'è più, la donna comincia a guardarsi intorno disperata, a correre (e qui le cade anche il cellulare), a chiedere, poi vede una macchia in lontananza, la T-shirt del figlio e una donna che lo butta a forza dentro un'auto. Lei allora non si dà pace, comincia a correre, parte con l'auto e comincia un inseguimento pazzesco che dura ore, ma niente stanca o spaventa la madre che ci fa vivere la ricerca come se fossimo con lei pieni di paura, ansia e desiderio di vendicarsi.
Forte il senso d'immedesimazione nella protagonista: Karla è una donna come tante, separata, con un marito prepotente che vorrebbe portarle via il figlio, cameriera in una caffetteria, piena d'amore per un bambino d'oro, poi la trasformazione durante la lotta per non perderlo in leonessa capace di tutto, persino di uccidere ed agire con tutti i trucchi possibili.
Film decisamente da vedere.
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