Impareggiabile !
E’ sempre complicato esprime un giudizio su un lavoro svolto da Miles Davis poiché dovrei essere alla sua altezza , ma di fatto non lo sono affatto, nonostante siano stato spesi fiumi di commenti su questa opera d’arte dal valore impareggiabile a mio modo di vedere le cose. Le cose peggiorano se oltre a Miles Davis trovo anche nel suo lavoro personaggi che hanno fatto la storia della musica jazz, tra cui John Coltrane al sax, Adderley sax alto, Bill Evans al pianoforte, e tanti altri ancora. Cercherò quindi di manifestare solo le mie umili impressioni sperando di fare ugualmente cosa gradita al lettore. Credo che pochi al mondo non conoscano questo insuperabile compositore e musicista Miles Davis, noto anche per il suo carattere dispotico, non disposto ad accettare i consigli dai suoi colleghi , e vendendo in qualche video come suona e come si atteggia, si comprende chiaramente il perché del suo carattere autoritario e a conti fatti il suo successo smisurato non fa altro che dargli completamente ragione. L’album in questione è una indimenticabile racconta dei suoi migliori brani musicale , un ‘impressione che può essere benissimodisattesa ma almeno ho dalla mia parte molti musicisti che la pensano come me. A mio modo di vedere le cose nelle poche canzoni contenute nell’album non sono riuscito a trovare qualche pezzo dalla bassa qualità compositiva, a differenza di tanti altri album dei suoi colleghi. In questa breve recensione tenterò di illustrare qualche brano che , in determinati momenti della giornata , ho preferito rispetto ad altri, ma ciò non vuol dire che siano inferiori . Incomincio con “So What”: la tromba di Miles Davis si fa sentire sin dai primi minuti di ascolto e già incomincia il vero spettacolo. Il ritmo è abbastanza movimentato e l’atmosfera che si respira è di pura gioia. Anche la sua band non è stata da meno. Anche il pezzo “Freddie Freeloader" si presenta in splendida forma: troviamo sempre in prima linea Miles Davis che dirige sapientemente la composizione con la precisione di un chirurgo , seguito dai suoi impareggiabili collaboratori pronti a dare sfogo ad una bilanciata armonia sonora impareggiabile. Anche i successivi brani mi hanno saputo dare un'eccellente impressione, al punto da spingermi a risentirli più volte. Un altro aspetto che differenzia questo album dagli altri è lo spirito innovativo di Miles, poichè non si ripete ed è sempre originale in ogni sua composizione artistica, tanto è vero che la critica americana ha giudicato questo suo lavoro un capolavoro del jazz modale da imitare, se si è in grado ovviamente di farlo, ma non credo che ciò sia possibile. A differenza di quanto si possa pensare non è un album radiofonico (solo le persone che non masticano bene questo genere sono portati a farlo), bensì un lavoro selettivo, non destinato quindi ad un vasto pubblico, poichè è facile cadere in banalità o in giudizi poco pertinenti, e ,sotto questo profilo, condivido il pensiero espresso dal grande compositore Miles Davis. In definitiva è un capolavoro musicale che andrebbe sentito con la dovuta attenzione del caso. Consigliato !
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