Opinione su La bambina che amava Tom Gordon - Stephen King: Trisha, eroina a nove anni
Trisha, eroina a nove anni
07/05/2018
Vantaggi
Coinvolgente
Svantaggi
Nessuno
Il libro, quello in mio possesso, si presenta con una copertina blu rigida ed una sovraccoperta nera raffigurante sul davanti una bambina che corre al buio in un bosco come se fosse rincorsa da qualcuno con sopra la scritta gialla dell’Autore di questo romanzo “Stephen King” mentre il colore rosso dà il titolo al romanzo “La bambina che amava Tom Gordon”. Nel retro della sovraccoperta una scritta in giallo che ci offre un piccolo assaggio di ciò che nel romanzo potremmo leggere e capire da questo genere Horror che ci terrà in suspance fino alle ultime pagine.
Un romanzo molto veloce da leggere non solo per la trama che appassionerà qualsiasi lettore ma anche per la struttura in cui si divide. Infatti i 15 capitoli riprendono le fasi di una partita di Baseball che rappresenta uno sport molto sentito dagli americani un po’ come il Calcio per gli italiani.
Prepartita
Primo Inning
Secondo Inning
Terzo Inning
Parte alta del quarto
Parte bassa del quarto
Quinto Inning
Sesto Inning
Parte alta del settimo
Prosecuzione del settimo
Ottavo Inning
Parte alta del nono
Parte bassa del nono
Parte bassa del nono salvataggio
Dopopartita
Come ogni romanzo sono però i personaggi e le loro caratteristiche che rendono interessante la lettura ed in questo romanzo i personaggi principali non sono molti ma ciascuno gioca un suo ruolo determinante.
Trisha è l’eroina del romanzo, la protagonista principale che a soli 9 anni è una grandissima fan di Tom Gordon che è il lanciatore dei Red Sox nel gioco del Baseball
Pete invece è il fratello maggiore di Trisha ma con un ruolo secondario che ha un solo desiderio e cioè quello esclusivamente di andare a vivere con il padre solo per non dover fare nuove amicizie
LARRY è il padre di Pete e di Trisha e la sua figura è limitata solo alle prime pagine del libro
GUILLA è la madre di Pete e di Trisha ed anche per la madre la sua figura è limitata solo alle prime pagine del libro.
TOM GORDON è il giocatore di baseball idolo di Trisha che ha il ruolo di lanciatore nella squadra dei Red Sox. La sua figura citata più volte nel romanzo è solo virtuale e nei pensieri di Trisha
TRAVIS è l’uomo che ucciderà l’orso che stava attaccando Trisha
L’ORSO è la figura immaginaria che Trisha crede di vedere e che la fa correre nel bosco ma l’orso non è altro ciò che la paura ed il terrore vuol far vedere
Stephen King è considerato l’ autore più celebre dei romanzi horror tanto che la critica lo ha definito “Il re del brivido” e per questo molti registri famosi si sono ispirati a questo genere per i loro best seller ma nonostante questo romanzo metta in evidenza ciò che la paura provoca nella mente e come aggrapparsi a qualcosa di importante possa sollevare ogni timore nessun regista ha mai pensato di originarvi un film horror.
Tutto però trova l’inizio quando i genitori di Trisha e Pete decidono di divorziare. Trisha accetta la nuova situazione mentre il fratello no e quindi non fa altro che litigare tutti i giorni con la madre perché rifiutava l’idea di andare a vivere insieme a lei solo per non lasciare i suoi vecchi compagni e quindi evitare di fare nuove amicizie. I litigi erano troppo frequenti e Trisha non voleva sentirli litigare. Così Trisha per non sentirli si rifugiava nella sua migliore fantasia rappresentata dal numero 36 che Tom Gordon aveva nella sua maglietta di lanciatore dei Red Sox, perché innamorata di questo giocatore tanto da definirlo l’uomo più bello del mondo.
Ma come ogni Sabato la madre QUILLA porta i figli in una delle tante gite e questa volta non nel bosco dietro casa, ma nel cuore della foresta sui monti Appalachi. Trisha si allontana per un momento per non sentire litigare ancora una volta sua madre con il fratello ma per un banale incidente Trisha perde l’orientamento tanto da non sapere se stava andando nella direzione giusta e così viene a trovarsi in una situazione che non lascia scampo.
Il tempo passa, le risorse di cibo diminuiscono e subentrano le paure. Affamata all’inizio l’aiuta l’incoscienza e poi l’istinto ad andare avanti ed essere forte è aggrapparsi al pensiero del suo idolo Tom Gordon che le tiene compagnia la sera mentre con il suo walkman ascolta le partite dei Red Sox.
La folta vegetazione però si trasforma in qualsiasi figura tanto da immaginarsi un grosso Orso che la stava inseguendo ed è proprio ciò che invoglia la lettura perché fino alla fine non si saprà cosa o chi inseguiva Trisha partecipando insieme alla bambina di nove anni ad ogni stato d’animo come la paura, lo smarrimento, lo sconforto, la tristezza, la forza che in pratica rappresentano quei passaggi che ognuno di noi può trovarsi in una situazione del genere.
Un libro che è scorrevole e piacevole da leggere, un libro che sa rendere partecipe in maniera delicata il lettore . A me è piaciuto molto e consiglio la lettura di questa storia meravigliosa.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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