Romantica passione
“La casa dei grandi incontri” di Nora Roberts è il secondo volume della serie Boonboro Hotel ed è dedicato al secondogenito dei fratelli Montgomery.
Owen è probabilmente il più pragmatico dei tre fratelli, ma quando si parla d’amore anche lui è un inguaribile romantico.
Owen ed Avery si conoscono sin dall’infanzia tanto che bambini erano “fidanzatini” e nel tempo il loro rapporto è sempre rimasto molto solido. Quando realizzano che tra di loro c’è qualcosa di più della semplice amicizia, cercano di vivere la loro storia romantica tentando di non rovinare quello che già avevano.
Aiutati delle reciproche famiglie ed amici e da un pizzico di romanticismo soprannaturale, i due ragazzi impareranno a lasciarsi andare e a vivere pienamente la loro relazione.
La casa dei grandi incontri è il tipico romanzo rosa, ricco di romanticismo e buoni sentimenti.
La storia è scorrevole e si legge facilmente, certo non è particolarmente originale, ma nel complesso funziona.
Quello che non mi ha particolarmente convinta è l’abbondanza di descrizioni dell’albergo dove si ambienta la narrazione. Già nel primo volume erano stati ampiamenti descritti i lavori di ristrutturazione e adesso ripetere tutti quei dettagli mi è sembro superfluo.
Invece, un aspetto che ho trovato intrigante è l’elemento soprannaturale dovuto alla presenza del misterioso fantasma dell’albergo che in qualche modo interagisce con i vari personaggi spingendoli a confrontarsi con i loro reali sentimenti.
“La casa dei grandi incontri” è un romanzo semplice e senza pretese, una lettura piacevole ideale per gli inguaribili romantici.
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