Meritocrazia, solo meritocrazia
Il problema della scuola è uno dei più difficili da risolvere e parlo per esempio del mettere insieme quelli con un alto IQ e quelli che invece per i motivi più diversi stentano. Dobbiamo allora fare classi in base all'intelligenza? E i ragazzi che nascono già con problemi o ne acquisiscono nel corso del tempo come i caratteriali, i dislessici, i sottodotati devono stare con gli altri o no? E, se no, dove metterli?
Insomma qualsiasi soluzione finora si sia adottata, ha finito con lo scontentare gli uni e a non soddisfare gli altri: è questo il tema che la scrittrice americana Christina Dalcher presenta nel libro “La Classe” in cui affronta una ipotetica soluzione in un mondo distopico, soluzione che può piacere a freddo ma non se siamo per qualsiasi motivo coinvolti.
Stati Uniti in un futuro distopico: il discrimine di inserimento o meno in una classe è rigorosamente l'intelligenza o meglio il cosiddetto “fattore Q”, un insieme mediato tra intelligenza e condotta o comportamento che dir si voglia.
Quelli con i punteggi più alto sono inseriti in automatico nelle “Scuole d'Argento” con accesso poi ai college più esclusivi, mentre i cosiddetti normali sono nelle semplici “Scuole Verdi”.
Ma a questi due gruppi si devono aggiungere le “Mele Marce” cioè coloro che stentano (il motivo non interessa): essi vengono tolti alle famiglie e messe nelle “Scuole Gialle” dove viene impartita solo un'istruzione di base. I controlli comunque a tutti i livelli sono spietati e i test sono ripetuti ogni mese.
La creatrice del sistema è Elena Fairchild: essa era convinta che il sistema avrebbe funzionato al meglio risolvendo i problemi che fino ad allora si erano riscontrati nelle classi, tutto per giungere ad una società più equa. Adesso però dopo diversi anni dall'inizio dell'esperimento, Elena che ha insegnato in una delle Scuole d'Argento ha parecchi dubbi: qualcuno delle Scuole Verdi ce l'ha fatta ad ottenere l'agognato passaggio, ma mai nessuno delle Scuole Gialle e la donna comincia a preoccuparsi del problema.
Il giorno dopo i test tutti i genitori temono il passaggio del pullmino della scuola perchè hanno paura delle retrocessioni ed ora il problema la tocca direttamente perchè anche lei ha una figlia che mensilmente deve sostenere il test, una figlia, Freddie, che ha avuto un punteggio troppo basso e che dovrà essere portata alla Scuola Gialla. La madre allora durante i test cui anche gli Insegnanti sono sottoposti, non ha esitazioni, si fa bocciare per rimanere nella stessa Scuola Gialla della bambina.
Ed allora scopre...
Oltre al problema dell'educazione basata esclusivamente sulla meritocrazia, l'autrice pone l'accento su chi nel 1900 ha tentato proprio la selezione escludendo chi riteneva inferiore e sui problemi creati generalmente da tali atteggiamenti.
Libro affascinante e assolutamente consigliato.
Segnala contenuto