Opinione su La ferrovia sotterranea - Colson Whiteead: L’autore si è meritato il Pulitzer?
L’autore si è meritato il Pulitzer?
03/06/2020
Vantaggi
una finestra aperta su uno dei drammi più violenti e disturbanti della storia: la schiavitù.
Svantaggi
personalmente non trovati ma va a gusti
La copertina e il titolo già introducono i lettori al tema, siamo in America, durante l’Ottocento quando il colore della pelle voleva dire tutto:
“Se il destino dei negri fosse stato di essere liberi, non sarebbero in catene. Se il destino dei pellerossa fosse stato di conservare le loro terre, le possiederebbero ancora. Se i bianchi non fossero stati destinati a conquistare questo nuovo mondo, ora non ne sarebbero i padroni”.
Siamo in Georgia, uno degli stati in cui gli schiavi subivano le peggiori atrocità e dove interminabili campi di cotone li aspettavano ogni giorno. Un nero doveva solo lavorare e sottostare a ogni capriccio del padrone, ma fra loro, due tentarono la fuga, Caesar e Cora, ad aspettarli c’era la ferrovia sotterranea e tutta la sua storia.
Whitehead racconta la vita dei neri durante la schiavitù e con l’”aiuto” della sua protagonista narra le vicende di una fuggiasca che si ritrova in più stati, alcuni più tolleranti, altri meno. Il destino di Cora è quello che anche molti altri si sono trovati ad affrontare, dove trovare un aiuto disinteressato e una sorsata di libertà sembravano cose impensabili.
L’autore si è meritato il Pulitzer? Dal punto di vista del tema trattato sicuramente, sono altri i punti che secondo me non vanno. Quello che subito risalta è lo stile dell’autore, uno stile che secondo il mio parere manca di qualità, qui un autore ad esempio a livello di Coetzee avrebbe fatto la differenza. L’altro elemento che non mi ha particolarmente convinto è come l’argomento è stato trattato; vengono presentate situazioni davvero forti con esempi molto chiari che però toccano solo fino ad un certo punto il lettore, questo da un lato rende il libro adatto a chiunque, dall'altro perde la profondità dell’argomento.
Un libro di cui consiglio comunque la lettura, che ci ricorda che le “brutte” cose non sono successe solo in Europa e che in America al tempo della schiavitù moltissimi bianchi e neri liberi, si sono messi al servizio di persone meno fortunate di loro, rischiando anche la propria vita ma credendo in qualcosa.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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