non è la mia versione preferita
Qui vediamo un Zorro oramai invecchiato e non più in grado di tenere segreta la sua identità. E infatti si assiste a un triste epilogo che termina con l'arresto dell'eroe mascherato. Ma vent'anni dopo, quest'ultimo riesce a fuggire di prigione e istruisce un delinquentello scapestrato (interpretato da Antonio Banderas) affinchè diventi il nuovo Zorro.
Che dire, io e mio padre eravamo fan sfegatati di Zorro, ma essendo abituata alla serie degli anni novanta con Duncan Regehr e Patrice Martinez (Victoria Escalante, la proprietaria della locanda del villaggio di cui don Diego de la Vega/Zorro è segretamente innamorato e ricambiato), non ho apprezzato il film nella sostanza. Questo perchè completamente al di fuori della trama della serie, in cui il vero Zorro è tutt'altro che uno scapestrato il cui malcostume viene fuori per ogni dove e neppure un accomodato o malaccorto che lascia tracce su di sè: è invece un vero gentiluomo bene educato, di una scaltrezza non comune e per nulla interessato a qualsivoglia vendetta, ma intento in continuazione a ripristinare ordine e giustizia nella cittadina in cui vive sotto mentite spoglie, vestendo i panni di uno smidollato. Insomma, il film mi ha proprio deluso.
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