Prudente, ma non abbastanza!
Vantaggi
intrigo suspence e mistero
Il film del 2013 del regista italiano Giuseppe Tornatore è un vero capolavoro e potrei dire, un affresco, una miniatura tanto vengono curati gli ambienti e anche i personaggi che sono costruiti e presentati con estrema attenzione. L’occhio è quello di un artista, che come l’antiquario protagonista prende la lente e studia con estrema cura gli oggetti che ha di fronte, ma soprattutto i comportamenti dei vari personaggi, portandoci lentamente con grande intuito verso l’inaspettata conclusione. La storia è quella di un grande antiquario, apprezzato e stimato e chiamato in tutto il mondo come direttore e battitore di ogni grande asta in ogni parte del mondo: egli è sempre rimasto lontano da ogni rapporto umano, ha solo un amico che lo segue nelle aste e che è il suo braccio destro in quanto lo aiuta ad acquistare i quadri con ritratti di donne che lo affascinano e lo ammaliano tanto da avere in casa sua una camera-cassaforte con tutte le pareti ricoperte di questi quadri che ormai hanno un valore inestimabile. E poi ecco che arriva la richiesta per una perizia in una villa del posto e la signora che gli ha telefonato, sembra che giochi con lui: gli dà un appuntamento e non si presenta, lo richiama e piange, non si presenta di nuovo, gli annulla le richieste e lo richiama fino a che nell’uomo, la rabbia si trasforma in una grande curiosità e il suo scopo non è più quello di fare la perizia, ma incontrare quella donna che gli dice di essere chiusa lì, in una stanza segreta della villa, per una forte agorafobia e…
Il regista suscita interesse e curiosità e nel creare questi sentimenti è un vero cesellatore: film assolutamente consigliato.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
Segnala contenuto
Scrivi un commento