Un Capolavoro senza tempo
Come l'introduzione stessa fa ben notare,"La montagna incantata" entra di diritto fra le più importanti opere del Novecento e probabilmente dell'intera storia umana. L'Impresa mastodontica tiene impegnato Thomas Mann per dodici anni, e il risultato è un compendio enciclopedico di cultura spaziante dalla t
eologia alla filosofia, dalla medicina alla botanica, dalla politica alla morale in un romanzo che è romanzo di formazione e romanzo psicologico, romanzo realista e romanzo didascalico allo stesso tempo. Mann crea un affresco vivido e realista dell'universo europeo-non senza una sottile vena ironica-che si incammina verso il bagno di sangue della prima guerra mondiale. Hans Castorp, tipico protagonista manniaco, inguaribilmente borghese, decide di far visita a suo cugino Joachim Ziemssen, paziente al sanatorio Berghof sulle Alpi Svizzere. E il suo destino sembra quasi segnato, perché inconsciamente capisce di dover restare in "montagna" abbandonando per sempre la "pianura". Lì conoscerà un variopinto crogiuolo di ospiti, conoscerà l'amore incarnato dal "lupo della steppa" Clavdia Chauchat, e soprattutto conoscerà i due fulcri dell'opera,Settembrini e Naphta,(un liberale massone e un gesuita reazionario) due mentalità totalmente opposte ma paradossalmente inquinate a vicenda, due visioni antitetiche che tireranno Castorp da un lato e dall' altro per imporgli la propria ottenebrante ragione. Castorp sguazzerà letteralmente in quel flusso confuso di sofismi e vaniloqui, nutrendo la sua personalità e andando così incontro alla propria bildung. Ma proprio quando questa sarà arrivata, un rombo possente di tuono squarcerà l'universo sospeso del sanatorio facendo ricominciare la corsa matta del tempo."Gli ultimi giorni dell'umanità" sono arrivati inesorabili, anche Castorp ridiscenderà in pianura per prendere parte al suicidio di massa della guerra, che cancella quindi ogni passo fatto verso una seppur mendace verità e condanna il protagonista e l'umanità tutta ad una disincantante aporia. Bellissimo
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