Opinione su La ragazza del dipinto - Ellen Umansky: Ellen Umansky - La Ragazza del Dipinto
Ellen Umansky - La Ragazza del Dipinto
18/04/2017
Vantaggi
Da Leggere
Svantaggi
Nessuno
Il protagonista non è una persona ma un dipinto, " Il Fattorino " di Soutine.
Siamo ai tempi dell'inizio della seconda guerra mondiale, Rose è una ragazzina ebrea benestante, ed in casa sua fa bella mostra di se Il Fattorino, un dipinto che a Rose non piace particolarmente ma che sua madre adora.
Arrivano i nazisti, ed i genitori di Rose decidono di fare partire lei ed il fratello da Vienna all'Inghilterra con una dei famosi Kindertransport, treni carichi di bambini che andavano a vivere presso delle famiglie all'estero.
Rose ed il fratello si perdono di vista ma la loro vita va avanti. Lei in Inghilterra cresce sperando sempre di rivedere la sua famiglia, ma non sarà così, e da quando finisce la guerra, per tutta la sua vita, avrà un solo scopo, ritrovare Il Fattorino, il quadro che sua madre tanto amava.
Facendo un bel salto temporale ci ritroviamo nel 2006 a Los Angeles, dove Lizzie ha appena seppellito il padre e deve sistemare tutte le sue cose.
Lizzie incontra così Rose, che da anni era in contatto con suo padre, perché Lizzie, durante la sua infanzia, era in possesso del Fattorino.
Questo quadro sembra non stare mai fermo, perché a Los Angeles è stato rubato quando Lizzie era una ragazzina, e lei non ricorda con piacere quel particolare evento perché se ne da la colpa.
L'amicizia tra Lizzie e Rose sembra consolidarsi, e lei vorrebbe potere fare di più per la nuova amica, se non riesce e restituirle il quadro, ma ripercorrendo gli eventi fino alla fatidica notte del furto, Lizzie inizia a scoprire delle cose del padre che le rivelano quanto lui non fosse quello che lei pensava, e forse non è ancora pronta per sopportare questa verità.
Ho trovato che questo libro, dove è suddiviso in capitoli alternati uno dedicato all'infanzia di Rose ed uno al presente di Lizzie e Rose, sia narrato in modo non proprio costante.
Tutta la narrazione è ben strutturata e si legge piacevolmente seguendo un filo logico temporale abbastanza netto, ma per i primi due terzi del libro l'autrice ha dato maggiore risalto alla narrazione ed alla descrizione dei particolari nei capitoli dedicati all'infanzia di Rose, mentre lasciava sempre molto superficiali quelli dedicati a Lizzie.
Sul finire del libro, negli ultimi capitoli, è invece Lizzie a diventare la protagonista dei dettagli, con una narrazione ricca di particolari.
La trama ed il libro non ne risentono assolutamente, la storia è molto bella, coinvolgente ed anche toccante, ma ho trovato evidente che l'autrice aveva un personaggio preferito durante la scrittura, Rose, ed anche se questo la rende più umana agli occhi del lettore, non so, avrei preferito che fossimo noi lettori a decidere quale era il nostro personaggio preferito.
Ovviamente questa è solo una mia personale opinione, e consiglio di leggere il libro per farvi la vostra. La storia non vi lascerà delusi.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
-
trama
-
ambientazione
-
personaggi
- sviluppo
- adatto a tutti
Valuta questa opinione
Ti sembra utile quest'opinione?
Scrivi un commento