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1 Opinioni per La ricetta segreta per un sogno - Valentina Cebeni
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  • matutteame
    Valentina Cebeni - La ricetta segreta per un sogno
    opinione inserita da matutteame il 05/09/2016
    Sono stata attratta alla lettura di questo libro dalla trama e dalle recensioni, e non mi hanno deluso. Il libro è ben scritto e molto coinvolgente, ed il messaggio che viene trasmesso è davvero importante per me. La forza delle donne è impareggiabile, e se imparassimo ad essere più unite nessuno ci può fermare. Veniamo ora al libro, perché è davvero succoso. La protagonista è Elettra, una donna che ha dovuto abbandonare tutti i suoi sogni per aiutare la madre in pasticceria. Ma la cucina non è mai stata la sua passione, e quando la madre si ammala inevitabilmente la pasticceria fallisce. La madre, Edda, non ha mai voluto parlare ad Elettra ne del suo passato e tantomeno del padre, e per questo la ragazza decide di fare un viaggio per scoprire il passato della madre. Edda è devota a Santa Elisabetta d'Ungheria, la protettrice dei panettieri, ed Elettra parte per la sperduta isola del Titano, un piccolo pezzo di terra nel Mediterraneo dove la Santa è venerata e dove sembra che Edda abbia vissuto. Il primo impatto di questo paese non è affatto roseo. Qui infatti si vive di pesca e poco altro, e le donne non hanno nessun potere decisionale nella vita della comunità. Qui incontrerà molte donne vestite completamente di nero, rinnegate dalla società. Sono tutte vedove, perché nel paese la donna non ha scopo se sopravvive al marito, e visto che è un paese di pescatori, ci sono buone possibilità che il mare porti via gli uomini prematuramente. In paese Elettra farà subito la conoscenza di Lea, cresciuta dalle suore del monastero dove c'è la statua della Santa, e visto che le monache non ci sono più, Lea ha acquistato il monastero e da ospitalità alle vedove del paese, anche se non sono affatto viste di buon occhio perché a differenza delle altre donne sole, loro non accettano di smettere di vivere e di rendersi invisibili agli occhi della società. Qui Elettra incontra Dominique e Nicole, due giovani vedove, ed Isabelle, la levatrice del paese, molto amica di Lea e da sempre legata al monastero. Elettra capisce subito che qualcosa lega la madre a quel monastero, ma tutto il paese, ed anche le nuove amiche, saranno molto restie ad aiutarla a scoprire il passato della madre. Ma lei non si perde d'animo, ed anzi, proprio grazie alla Santa ed al monastero, ritroverà la passione per la cucina. Elettra si troverà attratta da subito anche da Adrian, un giovane artista che ha deciso di vivere nel paese, e visto il rapporto di amicizia con Lea, aiuta le donne nei lavori manuali. Ma la situazione in paese non è affatto felice, perché il monastero cade a pezzi sotto il peso del tempo e delle intemperie, e per una clausola contrattuale nell'atto di vendita, se Lea non riesce a mantenere in stato decoroso il monastero questo può essere rivenduto, ed il sindaco del paese non aspetta altro che potersene appropriare. Elettra ha ben chiaro cosa deve fare, salvare il monastero a cui sua madre è legata, ed a cui si sta legando anche lei, ed impedire che le sue amiche perdano il loro rifugio. Le amiche la aiuteranno in questa impresa, ma sarà difficile vista la situazione di emarginazione in cui gli abitanti del paese le hanno confinate. Saranno proprio le ricette di Edda, preparate da Elettra, a muovere negli isolani il ricordo di tempi passati, e forse qualcosa può cambiare, ma le abitudini sono lente a cambiare, e non è detto che le donne facciano in tempo per salvare il monastero. Trovo che questo libro sia riuscito a dipingere in modo delizioso tutto il paese dell'isola del Titano, con le caratteristiche degli abitanti e dei luoghi. Ho apprezzato molto anche le ricette ben dettagliate che sono riportate nei vari capitoli, per potere ricreare quegli stessi dolci. Tutta la narrazione spazio temporale è ben definita e facilmente seguibile, ed i personaggi e le ambientazioni sono descritti in modo preciso e concreto, tanto da poterli facilmente immaginare durante la lettura. Ho apprezzato questo libro, ed ho gustato quello che la cucina sfornava, rinnovandomi la conferma, capitolo dopo capitolo, di quanta forza fisica e mentale possiede una donna determinata, e spero che lo stesso possiate riscoprirlo anche voi.
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    Bello
    Nessuno