La stella di pietra
Il romanzo si presenta come un prequel di tutte le avventure sin qui raccontate di Breil e della sua compagna Sara Terracini, infattti è ambientato nel 1985, anno del loro primo incontro dovuto proprio agli eventi narrati e come sfondo ha il brigatismo e gli anni di piombo. La spy story è avvincente e la lettura scorrevole, intervallata da piacevoli digressioni storiche su quel particolare periodo che ha caratterizzato la storia d'Italia e d'Europa, senza mai annoiare. A fare da collante tra l'avventura in essere e la storia nella storia come da copione dei libri dell'autore, vi è una statua scolpita da Michelangelo e perduta nel tempo. Questa narrazione è un po' più lenta di quella ambientata nel presente, ma la figura della guardia papale von Silenen, protagonista di questo antefatto è molto ben caratterizzata e racchiude in sé quei profili tipici degli investigatori letterari di maggior prestigio, arguto, con comprovata attenzione per i dettagli e ottimo osservatore, è il vero perno del racconto, che in perfetta alternanza tra passato e presente si conclude con il concatenamento di tutti gli eventi in un finale che bilancia suspance ed azione.
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