Davvero bello!
L'Autrice ci regala lo spaccato storico di una piccola realtà paesana, ambientando la vicenda nell'Italia centro meridionale, in un periodo che si deduce compreso fra la metà del XIX secolo e quello dell'Italia fascista. Si narra la vita grama, misera, stentata di Maria, la protagonista, dai suoi 15 anni sino alla morte. Attorno a lei ruotano altri personaggi: dalle amiche che come lei condividono una povertà schiacciante, fino ai "signori" del luogo, alle cui dipendenze Maria lavorerà per decenni. Ben descritta la condizione sociale dei poveri e la miseria estrema cui erano costretti: fame, analfabetismo, emigrazione in America, sottomissione della donna all'uomo, donna che deve sottostare ai dettami imposti dalla società del tempo senza azzardarsi ad allontanarsi dagli schemi precostituiti. Un bellissimo testo, preciso e profondo. Un romanzo che narra, con perizia e sapienza narrativa, della figura di una donna di altri tempi e altri contesti, splendidamente dipinti e narrati. Una lettura in cui il lettore si immerge e viene travolto con passione e precisione di uno storico, studioso di epoche e di fatti lontani. Bellissimo ritratto di donna tratti rude, un po’ cinica, piegata da una vita di stenti e di dolori, ma sempre fiera di sé ed orgogliosa. Ma soprattutto sempre onesta, sorretta da una incorreggibile fede in valori etici e morali incorruttibili ed indiscutibili. Un esempio per i tempi moderni.
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