Il destino di due orfane cresciute - Londra 1862
“Ladra” è un romanzo imprevedibile, capace di stupire anche il lettore più navigato e di tenerlo incollato alle sue pagine con una trama solo all'apparenza semplice. Mescolando un'ambientazione e degli intrighi degni de “La donna in bianco” di Wilkie Collins ad una storia dalle tematiche decisamente più moderne, la Waters da vita ad un romanzo ricco di suspense e personaggi indimenticabili. La protagonista è una Ladra e ciò che fatto è stato proprio rubarmi, intrappolarmi, coinvolgermi a tal punto che i miei pensieri, anche quando non ero impegnata nella lettura, volavano tra le strade affollate di Londra e in campagna a Briar. Ascoltavano le letture di Maud nella biblioteca dello zio, inseguivano Gentleman nei suoi complotti tenebrosi, osservavano Maud davanti allo specchio illuminato dal fuoco, ballavano con le pazze nel giardino del manicomio, chiedevano la libertà per Susan. Era impossibile interrompere la lettura. La storia è intrigante e non ha mai smesso di stupirmi. I colpi di scena sono presenti in ogni capitolo e i personaggi sono indimenticabili. La scrittrice è riuscita a costruire una trama perfetta e ha dato vita a personaggi di cui avrei voluto sapere ancora di più. La storia d'amore che nasce tra le due donne supera la forza dell'inganno malvagio e dell'avidità. Inizialmente l'amore è un segreto anche per loro, non lo comprendono e non lo ammettono ma ne percepiscono l'intensità, la scena finale è un momento intenso e romantico in cui il lettore è avvolto dalla consapevolezza che è l'ultimo, ed è anche l'unico dove le due protagoniste hanno la possibilità di avere un confronto reale, di manifestare ciò che provano, di dire quello che non hanno mai potuto nemmeno sussurrare. STUPENDO
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