Opinione su L'altra Grace: Gioiellino canadese

Gioiellino canadese

28/02/2019

Vantaggi

Regia e fotografia, costumi, sviluppo

Svantaggi

Pochi episodi


Ho molto a cuore le questioni di genere ma non ho mai apprezzato Margaret Atwood, perchè pur avendo una grande forza espressiva secondo me verte sempre sul vittimismo e su ricorrenti tematiche di donne maltrattate da uomini ignoranti, narcisisti o violenti che dipingono la figura maschile come il male sceso sulla Terra. Infatti il Racconto dell'ancella mi ha ispirato solo la voglia di spararmi e un'intolleranza verso il "femminismo" radicale (femminismo tra virgolette perchè affermare che la donna sarebbe pura, fragile ma sotto sotto più forte mentre l'uomo sarebbe sempre in qualche modo tentato di farle del male perchè cattivo per natura non è femminismo, è estremismo e basta).
Con quest'opera però posso dire di rivalutare la Atwood e finalmente apprezzare una delle sue storie, complici una scenografia impeccabile e un ritmo che stavolta è coinvolgente e fluido sia come narrazione sia come immagini.
Ho apprezzato tantissimo la ricostruzione storica e la delicatezza della regia, la fotografia dinamica che alterna sguardi e azioni a dettagli su oggetti che c'entrano con la narrazione. Mi piacciono molto i film e le serie tv dove la recitazione si concentra molto sulla mimica facciale e soprattutto degli occhi, oltre a quello che si fa e si dice, forse perchè per una mia sensibilità personale in un'occhiata o un sopracciglio alzato leggo già tantissima espressività e non ho bisogno di urla, gesti plateali e colpi di pistola per intrattenermi e capire le cose.
Ho divorato gli ahimè pochi episodi e sono dispiaciuta che quella noia del racconto dell'Ancella sia diventato una serie con varie stagioni mentre questo sia solo una miniserie, anche se ha il pregio di essere su Netflix...sono ansiosa di vedere futuri prodotti con la regia di Mary Harron.

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exelidin

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    80%
    impeccabile
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    serie non adatta a tutti