Opinione su L'amante giapponese - Isabel Allende: Non mi ha fatto impazzire...

Non mi ha fatto impazzire...

10/07/2020

Vantaggi

si = a chi cerca un romanzo non impegnativo, con cui trascorrere qualche ora ma sopratutto a chi non si aspetta nulla. no = a chi al contrario ama le storie ricche di contenuto e capaci di lasciare il segno

Svantaggi

non mi ha fatto impazzire, Per le prime 60 pagine si fa quasi fatica a star svegli, la parte centrale accellera e trascina il lettore per poi rirallentare nelle ultime 75. L’Allende si perde in descrizioni superflue, dialoghi evitabili, personaggi incongruenti e numericamente di troppo


Il romanzo "L'amante giapponese" di Isabel Allende mi ha lasciato perplessa, mi aspettavo di meglio, la storia si snoda tra personaggi che si alternano come voci narranti. Alma Belasco, settantottenne all'inizio del romanzo e ottantaduenne alla sua conclusione, è una donna che nulla si è risparmiata nella vita. Artista più che benestante, aristocratica e supponente, vive a Lark House da alcuni anni quando decide, dopo una perseverante osservazione, di affiancarsi di Irina Bazili, ventiduenne ab initio ventiseienne al termine dell’opera, una giovane moldava di piccola statura e non particolarmente bella, ma dal cuore d’oro e l’animo gentile. Seth, il nipote venticinquenne dell’anziana, ben presto si innamora di questa fuggitiva ragazza, un sentimento che coltiverà per anni prima di riuscire a convincere l’assistente a lasciarsi andare, un’ombra oscura del passato impedisce infatti a questa di innamorarsi e lasciarsi amare.
La coppia di giovani ben presto si rende conto che Alma ogni giovedì riceve delle misteriose missive e delle gardenie da uno sconosciuto ammiratore, rapidamente la curiosità prende il sopravvento tanto che decidono di far luce sulla vicenda. Da questo momento il testo è un continuo mixarsi di presente e passato, pian piano si scopre di come la Mendel sia giunta all’età di otto anni negli USA, di come sia riuscita a scampare alla persecuzione nazista viste le sue origini ebraiche e di come nella sua vita il grande amore sia stato la colonna portante di tutto. Ichimei Fukuda, figlio del giardiniere della famiglia Belasco e botanico a sua volta, nonostante tutti gli alti e bassi, allontanamenti e riavvicinamenti è l’unica vera costante della sua esistenza insieme al marito-amico Nathaniel Belasco. All’intreccio narrativo si aggiungono, oltre ai continui sbalzi temporali, anche innumerevoli personaggi, ognuno con la sua storia, la sua sfortuna, il suo melodramma.....il romanzo è fluente seppur prosaico e talvolta farraginoso, un vero peccato perché come base di fondo poteva essere bello.

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Altre opinioni degli utenti su L'amante giapponese - Isabel Allende

  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 14/07/2020
    La mia passione per Isabel Allende è nata quando, su una bancarella di libri usati, mi è capitato tra le mani "La casa degli spiriti" che ho amato alla follia e che mi ha iniziato al magico mondo dell...
    Continua a leggere >
    Ci sono passioni che divampano come incendi fino a quando il destino non le soffoca con una zampata, ma anche in questi casi rimangono braci calde pronte ad ardere nuovamente non appena ritrovano l’ossigeno.
    personalmente non trovati ma va a gusti
  • blase
    opinione inserita da blase il 14/07/2020
    Se la morte che avanza viene raffigurata con la falce, non stupiamoci se gli ultimi palpiti della vecchia protagonista sono rivolti a un giardiniere. California, in questi anni. C'è una residenza per ...
    Continua a leggere >
    100%
    La scrittura è agile e scorrevole, talvolta gradevole ma...
    a scrittura è agile e scorrevole, talvolta gradevole, ma sovente 'posa' , diventa banale, da romanzetto rosa; infatti troviamo "confidenze sussurrate tra un abbraccio e l'altro", "baci interminabili", poi "la passione", "desideri e segreti", "scaramucce amorose"..
  • kira1992
    opinione inserita da kira1992 il 13/07/2020
    Se la morte che avanza viene raffigurata con la falce, non stupiamoci se gli ultimi palpiti della vecchia protagonista sono rivolti a un giardiniere. California, in questi anni. C'è una residenza per ...
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    100%
    "Temo che sia proprio la cattiva letteratura a riempire la testa di sentimenti falsi" (da Sandor Marai).
    Questo libro dal titolo ottocentesco, lezioso fin dalla copertina, appartiene essenzialmente alla narrativa di consumo, d'intrattenimento, rivolta ad un pubblico femminile.