Il nuovo diluvio
Il romanzo “L’anno del diluvio” è il secondo della Trilogia detta di Adamo il Pazzo o, appunto, del diluvio: il mondo presentato dalla Atwood è completamente degenerato e per molti versi non tanto fantascientifico, ma molto vicino al nostro. Il numero dei poveri e degli sfruttati, anche nelle società ricche è molto aumentato, l’ingegneria genetica ha ormai le mani su tutto e si sbizzarrisce nel creare molti animali ibridi come il leonello, fusione di leone e agnello, le sette che fanno riferimento ad una fine e ad una punizione ormai pullulano, tra questa quella fondata da Adamo il Pazzo o setta dei Giardinieri. Essi cercano di vivere a contatto con la natura, preparandosi per quanto possibile all’atteso e temuto nuovo diluvio, non più di acqua perchè Dio nella Bibbia ha detto di avervi rinunciato, ma di qualcos’altro. Ed infatti, ecco una malattia scatenata proprio dalle società di ingegneria genetica che semina la strage: la storia racconta la lotta per la sopravvivenza di alcuni dei seguaci di Adamo, come per esempio Toby o Ren o Amanda o Zeb. Il racconto è decisamente interessante, originale e consigliato per gli amanti della fantascienza.
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