Piuttosto enigmatico
Non mi sono mai trovata così in difficoltà nell'esprimere un giudizio. Sin dalle prime righe dell'introduzione, in cui c'è la pittoresca descrizione degli abitanti di Parigi (o meglio dei loro nasi), capisci di avere davanti un romanzo che, solo per il modo in cui è scritto, lascerà il segno. Gli spunti di originalità ci sono tutti. Eppure ho trovato, spesso in riferimento ad alcuni personaggi, echi di classici come "Il Conte di Montecristo", e addirittura (ma questa è una mia personalissima sensazione) un'atmosfera generale che mi ricorda molto quella di "The Prestige", un film del 2006 di Christopher Nolan. Il romanzo (storico) tratta le vicende di quattro personaggi molto diversi tra loro. Il vero motore della della storia, che condiziona le loro azioni, è il succedersi degli eventi della Rivoluzione Francese. Il libro si sofferma in particolare sul periodo del Terrore Robespierriano e il Termidoro. In parallelo, gli autori infarciscono la storia di informazioni sulle pratiche del sonnambulismo e sulla terapia magnetica, molto in voga in quegli anni. è quest'ultimo aspetto che dona al libro quell'essenza "fantastica" che lo pone costantemente in bilico tra verità storica e pura licenza narrativa. Ho trovato "l'Armata dei Sonnambuli" piuttosto enigmatico. Mi è piaciuto sì parecchio, ma certi elementi (il modo in cui le vicende dei protagonisti si intrecciano e, soprattutto, il finale) mi frenano a dargli il massimo punteggio.
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