Opinione su L'artista della fuga - Brad Meltzer: L'artista della fuga
L'artista della fuga
23/12/2018
Vantaggi
trama, sviluppo
Svantaggi
un po' il finale
Tutto inizia proprio da qui. In Alaska precipita un aereo con a bordo dei militari, tra le salme che vengono portate alla base di Dover vi è quella del Sergente Nola Brown. L’imbalsamatore che ricompone le salme però, la conosceva e si accorge che la salma contrassegnata da quel nome, non può essere Nola Brown. Nel mentre cose strane che esulano dall’ iter normalmente usato per questo tipo di lavoro, che in quella base è ormai routine, accadono, ed insospettiscono l’imbalsamatore Zyg che decide di indagare personalmente per scoprire in cosa si è cacciata l’amica di sua figlia Nola Brown. Questo lo porterà a scoprire il nascondiglio di Nola e ad aiutarla a portare a galla una cospirazione in seno alla Forze Armate. La struttura del libro è suddivisa tra gli eventi passati della vita Di Nola Brown e quelli presenti che coinvolgono sia lei, sia Will Zigarosky detto Zig. Subito pare un modo per far conoscere più a fondo la psicologia del personaggio di Nola che per gran parte del romanzo rimane sfuggente, ma nel finale si scopre che tutto è concatenato. Questo aspetto però, è a mio avviso quello che un po’ rovina il libro, infatti per l’evolversi dei fatti, risulta un po’ forzato ed inverosimile oltre ogni sospensione di incredulità. Peccato perché per il resto il romanzo si legge volentieri e tiene sempre costante il livello di suspance.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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