Una simpatica pochade anni '60!
Mi sto appassionando sempre più alle commedie italiane in bianco e nero che spesso per me sono prime visioni assolute dato che guardo la tv davvero poco.
Proprio come nel caso del film "Le massaggiatrici" girato a Roma nel 1962 da Lucio Fulci, ma che ho scoperto solo di recente.
Mi affascinano molto gli anni 60 perché ripercorrono un'Italia che ormai non c'è più.
L'Italia delle carte da parati sulle pareti, i vestiti a gonna ampia, i capelli cotonati, il telefono a disco, auto ormai divenute d'epoca.
Che fascino!
Che bellezza!
Ad un'ambientazione interessante si unisce una trama ben congegnata basata sulla pochade ovvero una serie di equivoci ed intrighi amorosi che all'epoca avevano suscitato sdegno e critiche ma oggi consacrano questo film come una pellicola d'epoca piacevolissima.
La storia è quella di tre massaggiatrici che nascondono in realtà dietro alle loro prestazioni, attività di prostituzione.
Per una serie di circostanze, Marisa (Sylva Koscina) viene scambiata per la moglie del sig. Parodi, un importante faccendiere milanese (Ernesto Calindri) in viaggio di lavoro a Roma con un suo collega per ottenere un importante appalto.
L'equivoco sembra quasi sfuggire di mano quando a Roma arriva anche la signora Parodi che in un primo momento viene creduta la sorella e non la vera moglie di Parodi.
Tra scambi di persona ed un morto da nascondere per farlo ricomparire al posto giusto nel momento giusto vengono coinvolte anche le amiche e colleghe di Marisa, Iris (Valeria Fabrizi) e Milena (Roberta Gaioni).
Un film veloce, divertente, scattante e spensierato in cui trovano una piccola parte come agenti di vigilanza anche Franco e Ciccio.
Ammetto che come duo comico non mi hanno mai entusiasmato ma in questo film sono simpatici, forse perché non essendo protagonisti non occupano la maggior parte delle scene.
Brave e bellissime Sylva Koscina e Valeria Fabrizi.
Sono state un'autentica scoperta Laura Adani nei panni della signora Parodi e la bella Roberta Gaioni che interpreta Milena giovane e svampita.
Immancabile Marisa Merlini a cui è stata affidata soltanto una piccola parte, peccato perché mi piace moltissimo!
Nonostante le tre ragazze esercitino una professione disdicevole il film è privo di nudi e di volgarità, il linguaggio è fluido semplice e scorrevole, simpatico ed irriverente senza parolacce e doppi sensi.
Se fosse stato un film moderno, la stessa trama sarebbe stata farcita di battutacce e forse sarebbe stato considerato un film non particolarmente adatto ai minori, ma per fortuna è stato girato negli anni '60 quindi lo consiglio a tutti!
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