Opinione su Le memorie di Sherlock Holmes - Arthur Conan Doyle: La mia prima raccolta
La mia prima raccolta
22/04/2018
Vantaggi
Trame intriganti, personaggi favolosi
Svantaggi
può far piangere dodicenni innamorate
Questo fu il mio primo libro di raccolte, e per una dodicenne che si innamora di un personaggio, è stato un duro colpo allo stomaco. Ovviamente lo intendo come una cosa positiva.
La raccolta contiene 11 racconti e molti di questi rivelano personaggi di grandissima importanza, oltre a trame intricate e appassionanti.
Tra i racconti troviamo la Gloria Scott, primo caso mai seguito da Holmes, che il detective racconta quasi con affetto a Watson. Qui si scopre per altro che Holmes aveva un carissimo amico, Victor Trevor, conosciuto per caso, a cui era talmente vicino da soggiornare a lungo a casa sua. Nell'interprete greco scopriamo e conosciamo Mycroft Holmes, fratello maggiore di sette anni di Sherlock, con cui condivide le grandi capacità deduttive (anche se Mycroft è troppo pigro per metterle attivamente in atto). E come trascurare la superba ultima avventura.
Devo dire che quest'ultima, per quanto importante, è stata trascurata dal caro Doyle. Quello doveva essere il racconto finale di Holmes, quello con cui Doyle si sbarazzava definitivamente di lui, e sembra aver quasi tirato via, creando un super cattivo in poche pagine, rendendo Holmes quasi terrorizzato da lui al punto di fuggire sul continente in attesa del processo, e James Moriarty praticamente non compare mai di persona. Diciamo che il racconto di per sé è quasi surrealista, per quanto la me dodicenne ci abbia pianto molto.
E' un peccato che Doyle non abbia dedicato un po' più di tempo allo sviluppo di questa storia perché sarebbe stata una degna conclusione ad una raccolta fantastica.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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