Uno sguardo al mondo femminile del Terzo Reich
Il nazismo era completamente, stupidamente maschilista, e predicava un ruolo meramente riproduttivo e casalingo per le donne. Che però dovevano fare buon viso a cattiva sorte, mostrandosi allegre e ottimiste per confortare e sostenere il marito. Hanno avuto un peso nel Reich? Poco, ma qualcuna comunque in un modo o nell'altro -capacità, destino- si è distinta. Geli, la nipote di Hitler e sua amante, il cui suicidio lo prostrò profondamente. Leni Riefenstahl, artista di notevole talento. Eva Braun, che non ha bisogno di presentazione. Unity Mitford, giovane dell'alta società inglese morta suicida per il Fuhrer. Le mogli dei gerarchi nazisti. Paula, la sorella di Hitler sempre tenuta nell'ombra perché, scopriamo nel libro, non era forse del tutto normale. Queste e altre donne vengono riportate in vita da Silvio Bertoldi con una scrittura brillante, mai noiosa, che indaga con una certa profondità sul loro ruolo e sul loro destino. Una lettura interessante che getta luce su un aspetto del Reich solitamente trascurato dagli storici. Per chi ama la lettura e la storia, più che consigliato.
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