Opinione su L’estate in cui imparammo a volare - Kristin Hannah: Decisamente spiazzata!!!

Decisamente spiazzata!!!

02/07/2020

Vantaggi

L’adolescenza, quel periodo mostruoso e stupendo insieme, in cui non si è ne carne ne pesce, eppure si è convinti di essere chissà cosa, di volere e meritare cose inimmaginabili, o di dover sopportare il peso del mondo, o peggio di doverlo salvare. Insomma, un periodo complicatissimo, che per ognuno prende una piega piuttosto che un’altra, ma che quasi sempre sfocia in rapporti rabbiosi con i genitori, con le mamme soprattutto, per le ragazze maggiormente. In fondo questo è un libro per ragazze, per donne

Svantaggi

ma..


Questo libro mi ha un po’ spiazzata e sono tutt’ora incerta sul voto da assegnargli. Se da un lato mi ha emozionata, (soprattutto dal punto di vista drammatico, anzi solo da quel punto di vista) dall’altro lato mi ha annoiata mortalmente. Adesso mi chiedo: cosa differenzia un buon BEST SELLER da un pessimo best seller? (Vedi la Lux series della Armentrout, brrrr, raccapricciante!)

Forse sono i contenuti? La tipologia di scrittura? La trama? Sì, è l’insieme di tutte queste cose, ma a mio avviso, ancor di più lo sono i contenuti. In questo romanzo vi sono svariati messaggi di un certo calibro mescolati anche a tanti altri cliché. La trama non è nulla di originale. La solita storia banale, di due ragazzine ‘sfigatelle‘, di cui una lo è un po’ di più. L’altra è più figa, ammirata, dal carattere forte, e la sfigata n°1 essendo più normale, vive perennemente all’ombra della prima........
Kate & Tully........
Kate. Kathleen, Katherine, si chiamano sempre, o troppo spesso così, alcune delle protagoniste dei romanzi. Perché? Suona dolce? Con le varianti Katie, Kitty Cat (miaaaaao!) eccetera eccetera. La ragazza normale, con la famiglia normale, che ama leggere, ma che non riesce ad avere amiche.
Tully. La ragazza che vive con i nonni, con una madre che non la ama, una fumata figlia dei fiori, però molto bella e carismatica (Tully, non la madre). Anche lei un’adolescente piena di complessi e problemi esistenziali, con grosse difficoltà nei rapporti sociali.
Alt....... In tutto questo ci sono però dei messaggi importanti. L’adolescenza, quel periodo mostruoso e stupendo insieme, in cui non si è ne carne ne pesce, eppure si è convinti di essere chissà cosa, di volere e meritare cose inimmaginabili, o di dover sopportare il peso del mondo, o peggio di doverlo salvare. Insomma, un periodo complicatissimo, che per ognuno prende una piega piuttosto che un’altra, ma che quasi sempre sfocia in rapporti rabbiosi con i genitori, con le mamme soprattutto, per le ragazze maggiormente. In fondo questo è un libro per ragazze, per donne. Direi che non è male leggerlo !!!1

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Altre opinioni degli utenti su L’estate in cui imparammo a volare - Kristin Hannah

  • filicolorati
    opinione inserita da filicolorati il 12/06/2020
    Straordinario libro, scritto con uno stile da una forte componente descrittiva, e da cui emerge piano piano, con tutti i colori del mondo, la straordinaria forza che possono avere le donne. E che solo...
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    Storia intensa, personaggi caratterizzati perfettamente, contesto storico centrale e intrecciato amabilmente con la storia dei protagonisti.
    non ce ne sono troppo bello
  • clary
    opinione inserita da clary il 11/06/2020
    Questo libro mi ha un po’ spiazzata e sono tutt'ora incerta sul voto da assegnargli. Forse sono i contenuti? La tipologia di scrittura? La trama? Sì, è l’insieme di tutte queste cose, ma a mio avviso,...
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    100%
    il lettore ha un quadro ben definito della situazione e dei personaggi e ci si ritrova ad un punto di stallo arricchito qua e la da qualche avvenimento piu o meno interessante per la continuita della lettura e per la storia in se.. . devo ammettere pero' che sul finale il tutto ha preso vigore ed inutile dire che mi sono commossa.
    Questo libro mi ha un po’ spiazzata e sono tutt’ora incerta sul voto da assegnargli.
  • blase
    opinione inserita da blase il 11/06/2020
    Quando ho iniziato la lettura di “L’estate che imparammo a volare” mi aspettavo di trovare uno di quei racconti dal gusto retrò e molto noioso data anche la notevole molte di pagine scritte. Mai sbagl...
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    100%
    E’ un libro che tocca il lettore nel profondo, capace di evocare le immagini descritte con l’esatto equivalente del tratto letto, i sentimenti provati dai personaggi, tutti indistintamente (la psicologia è curata in modo perfetto sia nei protagonisti che nei secondari) e che consiglio veramente dal profondo del cuore.
    L’unico neo che posso trovare è che avrei preferito scene sensuali più particolareggiate, che a mio parere erano poche e giusto accennate, in un’epoca in cui siamo abituati a leggere anche i minimi dettagli
  • kira1992
    opinione inserita da kira1992 il 07/06/2020
    Lo stile di Kristin Hannah, che mi ha catturato nettamente nel romanzo “L’usignolo”, ha fatto da richiamo al primo romanzo della stessa autrice dal titolo “L’estate in cui imparammo a volare” (2014). ...
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    100%
    “L’amicizia che le univa era molto più importante di qualsiasi relazione. I ragazzi andavano e venivano, le amiche erano per sempre”.
    Forse il libro si perde nella parte finale, che mi è sembrata prevedibile, poco originale, pur riuscendo a coinvolgere sino alle battute finali.