Opinione su L’estate in cui imparammo a volare - Kristin Hannah: Tocca il lettore nel profondo

Tocca il lettore nel profondo

11/06/2020

Vantaggi

E’ un libro che tocca il lettore nel profondo, capace di evocare le immagini descritte con l’esatto equivalente del tratto letto, i sentimenti provati dai personaggi, tutti indistintamente (la psicologia è curata in modo perfetto sia nei protagonisti che nei secondari) e che consiglio veramente dal profondo del cuore.

Svantaggi

L’unico neo che posso trovare è che avrei preferito scene sensuali più particolareggiate, che a mio parere erano poche e giusto accennate, in un’epoca in cui siamo abituati a leggere anche i minimi dettagli


Quando ho iniziato la lettura di “L’estate che imparammo a volare” mi aspettavo di trovare uno di quei racconti dal gusto retrò e molto noioso data anche la notevole molte di pagine scritte. Mai sbaglio fu più grande anche se prima di scrivere questa recensione ho dovuto lasciar passare un po’ di tempo per potermi “riprendere” abbastanza da dare un’opinione oggettiva. Già dalle prime righe la storia mi ha avvinto in modo tenero e curioso, dal momento che raccontava le vicende di due ragazzine di 13 anni Kate e Tully, che pur nella loro incredibile diversità caratteriale oltre che fisica, si incontrano e stringono una di quelle amicizie che durano tutta la vita perché le loro anime solitarie che hanno lo stesso bisogno di affetto si riconoscono e si intrecciano come un rampicante e il suo traliccio. Tully, esuberante, sbruffona e bellissima, incoraggerà la timida e insicura Kate a prendere consapevolezza di sé, mentre quest’ultima aiuterà l’amica a colmare il senso di rifiuto e la mancanza d’amore che Nuvola , la madre hippy, tossica e instabile le ha sempre negato e che lei continuerà a cercare fino alla fine. Dopo l’ennesima scomparsa della insofferente genitrice e la morte di sua nonna, Tully entrerà a far parte della famiglia amorevole di Kate e questo farà “guarire” in parte le sue profonde ferite pur rimanendo sempre alla spasmodica ricerca dell’approvazione di tutti. Dopo un inizio un po’ difficile, le due ragazze crescono insieme, come sorelle, due anime complementari e inseparabili , una coppia in cui Tully , decisa e audace a perseguire il suo sogno di diventare una giornalista televisiva, trascinerà la condiscendente amica nei suoi progetti mentre Kate modererà la sregolatezza dell’altra col suo carattere tranquillo e giudizioso. Passano gli anni dell’adolescenza, e della gioventù. Tully e Kate frequentano lo stesso college per diventare giornaliste, una motivata a non concedersi distrazioni, l’altra, pur talentuosa, disinteressata alla carriera perché sente che la sua realizzazione consiste nel formare una famiglia. Ma come al solito verrà trascinata, senza resistenza, dall'uragano Tully che la vuole al suo fianco nella redazione dove ha trovato lavoro fresca di laurea. Qui Kate conosce Johnny il direttore della testata televisiva e ne rimane affascinata. Lui però è segretamente innamorato di Tully,della sua vitalità e passione , che invece, impegnata in una lunga e complicata relazione con Chad, suo ex professore del college, lo considera solo un amico..... mi fermo cui altrimenti ve l'ho racconto tutto e vi rovino il bello della storia......E’ un libro che tocca il lettore nel profondo, capace di evocare le immagini descritte con l’esatto equivalente del tratto letto, i sentimenti provati dai personaggi, tutti indistintamente (la psicologia è curata in modo perfetto sia nei protagonisti che nei secondari) e che consiglio veramente dal profondo del cuore. E’ un libro che mi ha fatto dubitare e poi ritrovare la fede nell’amicizia e nell’amore, che mi ha portato alla disperazione per poi darmi un messaggio dolce amaro di speranza. L’unico neo che posso trovare è che avrei preferito scene sensuali più particolareggiate, che a mio parere erano poche e giusto accennate, in un’epoca in cui siamo abituati a leggere anche i minimi dettagli. Credo che se l’autrice avesse dato un po’ più di spazio anche a questo aspetto come ha saputo eccelsamente fare con tutto il resto, questo libro sarebbe stato un vero capolavoro da massimo punteggio.

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Altre opinioni degli utenti su L’estate in cui imparammo a volare - Kristin Hannah

  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 02/07/2020
    Questo libro mi ha un po’ spiazzata e sono tutt’ora incerta sul voto da assegnargli. Se da un lato mi ha emozionata, (soprattutto dal punto di vista drammatico, anzi solo da quel punto di vista) dall’...
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    100%
    L’adolescenza, quel periodo mostruoso e stupendo insieme, in cui non si è ne carne ne pesce, eppure si è convinti di essere chissà cosa, di volere e meritare cose inimmaginabili, o di dover sopportare il peso del mondo, o peggio di doverlo salvare. Insomma, un periodo complicatissimo, che per ognuno prende una piega piuttosto che un’altra, ma che quasi sempre sfocia in rapporti rabbiosi con i genitori, con le mamme soprattutto, per le ragazze maggiormente. In fondo questo è un libro per ragazze, per donne
    ma..
  • filicolorati
    opinione inserita da filicolorati il 12/06/2020
    Straordinario libro, scritto con uno stile da una forte componente descrittiva, e da cui emerge piano piano, con tutti i colori del mondo, la straordinaria forza che possono avere le donne. E che solo...
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    Storia intensa, personaggi caratterizzati perfettamente, contesto storico centrale e intrecciato amabilmente con la storia dei protagonisti.
    non ce ne sono troppo bello
  • clary
    opinione inserita da clary il 11/06/2020
    Questo libro mi ha un po’ spiazzata e sono tutt'ora incerta sul voto da assegnargli. Forse sono i contenuti? La tipologia di scrittura? La trama? Sì, è l’insieme di tutte queste cose, ma a mio avviso,...
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    100%
    il lettore ha un quadro ben definito della situazione e dei personaggi e ci si ritrova ad un punto di stallo arricchito qua e la da qualche avvenimento piu o meno interessante per la continuita della lettura e per la storia in se.. . devo ammettere pero' che sul finale il tutto ha preso vigore ed inutile dire che mi sono commossa.
    Questo libro mi ha un po’ spiazzata e sono tutt’ora incerta sul voto da assegnargli.
  • kira1992
    opinione inserita da kira1992 il 07/06/2020
    Lo stile di Kristin Hannah, che mi ha catturato nettamente nel romanzo “L’usignolo”, ha fatto da richiamo al primo romanzo della stessa autrice dal titolo “L’estate in cui imparammo a volare” (2014). ...
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    100%
    “L’amicizia che le univa era molto più importante di qualsiasi relazione. I ragazzi andavano e venivano, le amiche erano per sempre”.
    Forse il libro si perde nella parte finale, che mi è sembrata prevedibile, poco originale, pur riuscendo a coinvolgere sino alle battute finali.