Ogni canzone è un pezzo di vita
Cesare Cremonini, classe 1980, 40 anni, è stato per anni un mistero nel senso che ne sentivamo e ne amavamo le canzoni ma sapevamo ben poco di lui e della sua vita, data la sua costante riservatezza, quasi ritrosia a rilasciare interviste e a parlare di sé. Ebbene, all'alba dei 40 anni, qualcosa è di colpo cambiato nel suo modo di essere e di fare. Ha parlato della sua vita come se fosse ai titoli di cosa, non nel senso del morire, ma nel senso che lo opprimevano troppe cose da dire. Finora gli erano bastate le sue canzoni, perchè “ogni canzone è una storia”, ma ormai quelle cose erano troppe e la diga del silenzio non poteva più reggere.
“Let them talk”, -Lasciatele parlare- perchè ogni canzone è un pezzo della sua vita, ma da sole non gli bastavano più, sentiva di dovere e volere scrivere un libro: la svolta è avvenuta nel 2020 quando perse il padre, arrivò come una bomba il covid, creò una sua etichetta e decise di scrivere. Tutta la sua vita fino ad allora era passata attraverso la musica, ma dopo vent'anni di attività sentì il bisogno di aprirsi agli altri perchè proprio l'incontro, l'avvicinamento con le persone erano sempre stati l'ostacolo che non riusciva a vincere.
Nelle pagine scrive persino della psicosi che ad un certo punto si trovò addosso dopo due anni trascorsi in uno studio per un disco: credeva di avere un mostro in gola e questa malattia era vera e propria schizofrenia che per fortuna, subito scoperta, è stata curata molto bene.
Personalissime e commoventi le pagine dove parla della camera in cui lui scrive alla presenza confortante dei due oggetti più importanti della sua adolescenza, da una parte il vecchio piano a schiena dritta, il -bellissimo angelo nero-, acquistato da sua madre e ancora nella stessa posizione là dove lei disse “Ecco, va bene qui”. Dall'altra ecco la sua bella Vespa rossa tirata a lucido come fosse nuova e mai usata, reliquia dei suoi giri a
bologna e dintorni.
Il libro è tante cose insieme, un po'autobiografia, un memoir, ma anche un libero flusso di pensieri e in fondo un vero e proprio bilancio esistenziale: un libro da leggere con calma per riflettere, espresso in uno stile particolarissimo e pieno di riferimenti alla musica, alle canzoni ma anche alla poesia e agli autori che davvero affascina.
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