Il ritorno del Boss
E' uscito proprio in questi giorni di Ottobre (2020) un nuovo album (il ventesimo in studio) che ha subito attirato la mia attenzione; si tratta di “Letter to you” del mito Bruce Springsteen, registrato dal vivo in studio (nella stessa casa del cantautore nel New Jersey), quello che si chiama -instant album-, 12 ottime canzoni (di cui 3 risalgono direttamente agli anni '70), argomenti la vita, lo scorrere del tempo, vecchi amici, i rimasti e gli scomparsi. Ed è proprio la registrazione dal vivo, la cosiddetta “live in studio” che dà all'album una dimensione particolare, più concreta e toccante.
Ma lo sfondo drammatico e onnipresente rimane il presente con la sua pesante ingerenza, con i suoi drammi che incombono non su un popolo, ma sull'intera umanità.
Le canzoni sono, per una durata totale di un'ora:
· One Minute You’re Here
· Letter To You
· Burnin’ Train
· Janey Needs A Shooter
· Last Man Standing
· The Power Of The Prayer
· House Of A Thousand Guitars
· Rainmaker
· If I Was The Pirest
· Ghosts
· Song for Orphans
· I’ll See You In My Dreams
Lo stile rimane quello tipico di Springsteen, il rock classico con canzoni scritte di getto e di getto registrate, come per non pensarci troppo, ma con una forza ed un'intensità prorompenti in un sottofondo costante di nostalgia che permea ogni cosa.
Ad accompagnarlo in questa uscita, l'immancabile e sempre presente E street Band, cioè il gruppo di collaboratori-amici che lo affianca da sempre, precisamente dal 1972 e poi ufficialmente dal 1974. E' riconoscibilissima l'impronta della band: trame di suoni in cui si intrecciano chitarra elettrica, acustica, basso, piano, batteria, violino, sax.
Qualche critico, ascoltando per la prima volta l'album (che a me, tra parentesi, è piaciuto molto) ha fatto un paragone interessante, parlando di una giostra, un vortice, un mix di sentimenti, romanticismo e rock nella sua forma più forte.
Molto potente risalta il senso del tempo che ritorna in molte canzoni, a partire dalla prima (“One Minute You’re Here” ) dove la metafora usata è quella di un treno che corre sui binari. Il senso dello scorrere implacabile del tempo, dell'impossibilità di dominarlo rallentandolo in contrasto con un altro, quello dei sogni e dei pensieri e della memoria si presenta in tre canzoni come Letter to you.
E' la memoria che ci aiuta facendoci rivivere il passato e nel passato come se fossimo seduti davanti ad un album di foto e lo sfogliassimo con nostalgia, tanta nostalgia e malinconia. E per farlo, Springsteen ricorre ad una lettera dove inserire tutto ciò che ha vissuto:
“In my letter to you, I took all my fears and doubts … All the hard things I found out … All that I’ve found true … I took all the sunshine and rain, All my happiness and all my pain, The dark evening stars, And the morning sky of blue”,
cioè:
“Nella mia lettera a te
Ho preso tutte le mie paure e dubbi
Nella mia lettera a te
Tutte le cose difficili che ho scoperto
Nella mia lettera a te
Tutto quello che ho trovato vero
E te l’ho spedito nella mia lettera”
Ed il tu cui si riferisce nel titolo della canzone è probabilmente lui stesso.
Consigliato: costo, circa 16 euro.
Segnala contenuto