Opinione su L'EVENTO - Annie Ernaux: Romanzo toccante

Romanzo toccante

01/06/2020

Vantaggi

Romanzo toccante di una verità di vita vissuta....bellissimo

Svantaggi

personalmente non trovati ma va a gusti letterari


Ottobre 1963, a Rouen in Francia: una studentessa di ventitré anni aspetta da più di una settimana che le venga il ciclo. La vita intorno continua e pressa perché anche lei faccia lo stesso: la tesi attende di essere scritta, al cinema danno sempre qualcosa di nuovo e triste, c’è un biglietto, gratis, anche per lei. Peccato che lei non possa andare avanti come tutto il resto perché c’è una realtà nuova che le cresce dentro la pancia. Ormai è certo: il ciclo non verrà. Nel commento del dottore che conclude la sbrigativa visita in cui si proclama il verdetto c’è tutta la ferocia di un mondo che non può e non vuole comprendere: “I figli dell’amore sono sempre belli”. La risposta è un’unica, lapidaria annotazione sul diario della studentessa: “È orribile: sono incinta”.
Così, dal momento della scoperta, Annie Ernaux ci costringe a passare del tempo con questa ragazza e, col procedere dei giorni e delle pagine, a diventare lei, avvertendo la stessa angosciata concitazione nella ricerca di qualcuno che possa liberarla dalla gravidanza.
Intorno troveremo il vuoto o peggio: uomini affascinati dall'idea di una donna in procinto di commettere un reato, eccitati dall'evidenza di una disponibilità sessuale che potrebbe riguardarli, o ancora uomini preoccupati di difendere l’ordine costituito, la legge che impedisce di cancellare una decisione che la natura ha già preso. Stupisce, a questo proposito, vedere quanta distanza separi questa legge dalla società che la approva e la subisce (“Era impossibile determinare se l’aborto era proibito perché era un male o se era un male perché era proibito”) ma anche questa perplessità viene affrontata nel corso del romanzo: la parte della società che approva la legge o semplicemente se ne disinteressa, infatti, non è la stessa che la subisce. In questo senso, spaventosa è la solitudine della protagonista mentre comprensibile appare l’assenza di parola e di azione da parte dello studente che l’ha messa incinta: abortire o partorire sono compiti che spettano a lei e, se la maternità è indesiderata, l’interruzione di gravidanza, il reato, è un affare che lei deve sbrigare in fretta, prima che sia troppo tardi. Se tutto andrà bene, se avrà i soldi per pagare, se sarà discreta e non lascerà tracce, la società si girerà dall'altra parte come se nulla fosse successo. L’unica possibilità di esercitare quel diritto su se stessa, dunque, è farlo di corsa, di nascosto, soffrendo e rischiando di morire. Romanzo toccante di una verità di vita vissuta....bellissimo ...consigliatissimo


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    opinione inserita da Silvia Bollini il 01/06/2020
    "L'evento" di Annie Ernaux racconta le tappe di "un'esperienza umana totale", di quando, studentessa ventitreenne, fu costretta a percorrere vie clandestine per poter abortire. Dalla cronistoria di qu...
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    splendido nella sua crudezza
    personalmente non trovati
  • filicolorati
    opinione inserita da filicolorati il 01/06/2020
    La Ernaux ricostruisce, con la sua scrittura precisa e sincera, l’ottobre dei suoi ventitré anni, la scoperta solitaria di essere incinta, le riflessioni sullo spartiacque che questo rappresenta. Rico...
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    100%
    esperienza veritiera da incubo
    io non ne ho trovati ma la lettura potrebbe non essere adatta a tutti
  • clary
    opinione inserita da clary il 12/05/2020
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    Viviamo ancora oggi in una società che guarda l'aborto, seppur legale, come "il male", come omicidio...e la gravidanza, anche quando non è desiderata, come una benedizione, un regalo, qualcosa per cui gioire...sempre e comunque. E non è così.
    Noooooo solo pollice in su