Opinione su L'inganno: Un uomo contro tante fanciulle

Un uomo contro tante fanciulle

01/09/2019

Vantaggi

Cast, contesto storico, buone premesse

Svantaggi

Pellicola troppo lugubre, trama un po' tirata via


Uscito nell'anno 2017, il film thriller e drammatico L'Inganno è firmato da Sofia Coppola ed è l'adattamento cinematografico di un romanzo del 1966.
Il cast comprende attori di peso, tra cui: Nicole Kidman, Colin Farrell, Kirsten Dunst e Elle Fanning.
Ho voluto vederlo in televisione perché avevo letto recensioni entusiastiche e per questo, quando lo hanno trasmesso in prima tv, non me lo sono perso.
La vicenda si dipana in un contesto storico ben stabilito e che in qualche modo fornisce un appiglio per le dinamiche che andranno a crearsi: durante le fasi della Guerra di Seccessione americana, in cui nordisti e sudisti si scontravano senza sconti. Nello stato sudista della Virginia, una ragazzina incontra nei boschi un caporale nordista ferito alla gamba. La giovane porta l'uomo al suo collegio interamente femminile gestito dalla signorina Martha. Riconoscendo la giubba blu che indossa l'uomo, le donne comprendono che è un loro nemico, ma decidono di curarlo e offrirgli assistenza mentre è privo di sensi. Eppure, molto presto la presenza di una figura maschile nel collegio suscita sentimenti nuovi in ciascuna donna, a partire dalla più giovane fino a Martha stessa. È così che prendono in considerazione l'idea di tenerlo con loro.
La situazione, però, non sembra destinata a rimanere quieta.
La trama prende il via molto presto e fornisce subito tutte le basi per comprendere il contesto della storia. Le ambientazioni sono limitate e lo stesso vale per i personaggi. Inizialmente la storia prosegue placidamente, con taluni momenti in cui si denotano silenzi lunghi per fornire spazio alle meditazioni e ai desideri taciturni dei personaggi. La storia inizia ad assumere dei connotati più interessanti dal momento in cui John, il caporale, lega con le fanciulle, ognuna delle quasi reagisce a modo proprio dinanzi all'uomo. E quando sembra che la differenza di fazioni tra loro sia irrilevante, accade un colpo di scena che porterà la situazione ad un degrado fatto di follia e terrore improvviso. A mio avviso, questa è stata la parte più eccitante perché è sopraggiunta vivace nel mezzo di un film che si dispiegava con una certa fiacchezza. Nonostante tutto, con la durata non tanto estesa del film, non si avverte una eccessiva pesantezza. Questo è un vantaggio perché l'attenzione rimane comunque concentrata.
Con l'approssimarsi del finale, già si capisce dove si va a parare e, proprio in virtù di questa prevedibilità quasi ostentata, speravo che l'epilogo assoluto riservasse una maggiore attenzione. E invece, più di un elemento ha dimostrato scarso approfondimento. È per tale motivo che, una volta terminato, non mi ha lasciato alcuna sensazione degna di un film fatto per bene. Credo che lo ricorderò per sommi capi perché tutto sommato la storia non è intricata né tantomeno ostica, però auspicavo che almeno per l'ultimo atto si facesse più esaltante.
Inoltre, un aspetto che potrebbe gravare non poco sulla visione è la pellicola fosca e a tratti lugubre. Si sposa bene con il quadro storico dell'intera trama, ma certe volte era talmente cupa che non si identificavano bene i volti degli interpreti.
In conclusione, ho dato fiducia a L'Inganno e l'ho visto senza che mi pesasse. Considerando i riconoscimenti ricevuti e la notoria regia di Sofia Coppola, le mie aspettative si erano mantenute elevate.
Ho apprezzato il contesto storico, qualche scena vigorosa in contrasto con la flemma della narrazione, un cast ben assemblato e una durata contenuta, ma in totale onestà credevo fosse più intenso.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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sallyrose

  • trama
  • ambientazione
  • personaggi
  • sviluppo
  • adatto a tutti
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  • monichina76
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    opinione inserita da fiumidiparole il 10/10/2017
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