Opinione su L'isola di Alice - Daniel Sánchez Arévalo: Daniel Sanchez Arévalo - L'isola di Alice

Daniel Sanchez Arévalo - L'isola di Alice

15/10/2017

Vantaggi

Emozionante

Svantaggi

Prolisso in alcuni punti


Prima di spiegarvi perché ho trovato questo libro a tratti "prolisso", cioè troppo lento nella narrazione degli avvenimenti, troppo minuzioso nei dettagli e troppo... troppo, vi racconto la trama.
Alice è la protagonista del romanzo, ed ha appena ricevuto la notizia che il marito ha avuto un incidente stradale, che ne ha causato la morte. Solo che l'incidente non è avvenuto sulla via di ritorno da Yale, dove il marito Chris diceva di essere, ma da tutt'altra parte. Alice ha una figlia, Olivia, ed un'altra in arrivo. Dal momento della morte di Chris Alice ha un solo obbiettivo: capire dove si trovava il marito prima dell'incidente, e per farlo percorre a ritroso tutte le strade possibili e segue il percorso inverso, cercando in tutte le registrazioni e le telecamere stradali tracce del passaggio della macchina del marito.
Questa ricerca estenuante la conduce al punto X, l'isola di Robin Island, e Alice decide di andare proprio lì, se non fosse che appena mette piede sull'isola partorisce la figlia che aspettava, Ruby.
Da quel momento diventa "la rossa che ha messo piede sull'isola e ha partorito". Ma questo è solo un dettaglio, perché Alice ha seguito le tracce del marito fino all'isola e vuole andare avanti, per cui si trasferisce lì con le figlie.
Ora è sull'isola, e capisce subito che è una comunità stretta e riservata dove tutti si conoscono, ma Alice deve capire cosa faceva lì il marito, senza mettere in allarme i residenti. Decide allora di osservare, osservare in tutto e per tutto gli abitanti per arrivare a conoscerli uno per uno, e per farlo si fa aiutare da Antonio, il proprietario di un negozio di articoli per lo spionaggio, che sarà il suo fornitore ufficiale di telecamere e circuiti, che installerà in ogni casa di ogni abitante dell'Isola.
Alice inizia a seguire le tracce di tutti, sembra un vicolo cieco, ma lei continua a osservare, sia con le microcamere sia di persona, perché intanto avrà instaurato rapporti più o meno stretti con i vari abitanti. Più altri incontri con procioni, cani e pony, ma questo è un altro dettaglio.
Ho trovato che questa parte del racconto sia stata troppo dettagliata, è vero che in questo modo non si è perso un solo momento durante le indagini di Alice, ma l'autore ha descritto così minuziosamente i dettagli ed i momenti da risultare in vari casi anche noioso e ripetitivo. Ma forse è proprio questo il suo scopo, perché in fondo le indagini sono noiose, l'importante è non arrendersi come ho fatto io con la lettura, trovando alla fine un finale a dire poco emozionante.
Ho tralasciato nella descrizione del romanzo tanti personaggi e dettagli che invece meritano tutta l'attenzione, come i rapporti di Alice con gli abitanti sull'isola, le ossessioni maniacali per i numeri della figlia Olivia, e non per ultimo il desiderio della figlia di avere un pony, che ripeterà di continuo, ma che forse è proprio il punto di svolta delle indagini.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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matutteame

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Altre opinioni degli utenti su L'isola di Alice - Daniel Sánchez Arévalo

  • little51
    opinione inserita da little51 il 26/07/2019
    Alice (chiamata con tutte le possibili abbreviazioni, comprese A.) è la protagonista della storia e l’isola di cui si parla è Robin Island nel nord degli Usa, Massachussetts, per la precisione vicino ...
    Continua a leggere >
    storia avvincente
    nessuno