Un bellissimo racconto fantastico
Vantaggi
un vero capolavoro
Svantaggi
non per lettori superficiali
Ho letto questo libro la prima volta se non ricordo male nel 1994, dopo aver terminato da un po' la seconda lettura del mastodontico Signore degli Anelli e essere un po' rimasto fermo perché non sapevo che esistessero altri libri di questo autore, fino a quando sono incappato per caso in uno scaffale in una libreria e ho scoperto che ne esistevano parecchi altri, anche se erano al di fuori dalla mia portata, perché le edizioni erano molto costose. Per un caso puramente fortuito ho però trovato Lo Hobbit nella versione paperback proprio in quello scaffale e me lo sono letto sia in italiano che in inglese. è un libro delizioso, molto più leggero e meno impegnativo del volume colossale, ma con tutta una sua dignità, perché anche se è sospeso a metà per il fiabesco e il leggero, è comunque frutto della fatica dello stesso autore, che è riuscito a trasporre sensazioni molto differenti rispetto a quelle angosciose presenti nel Signore degli Anelli, lasciando però al tempo stesso una vaga ombra di malinconia. In questo libro si trattano le avventure dello Hobbit Bilbo Baggins che viene in una maniera piuttosto inusuale arruolato come scassinatore da un gruppo di Nani che sta cercando di riconquistare la loro antica città perduta. A questo punto la lettura va avanti da sé, perché nonostante sia molto più leggero che l'altro è comunque avvincente ben scritto sia in inglese, che nella traduzione italiana, almeno quella che ho letto io ai tempi. Uno dei romanzi che ho preferito è che rileggerei più volentieri.
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