un film che fa maturare e crescere
Vantaggi
offre parecchi spunti di serie riflessioni
Questo è un film degli anni cinquanta, ambientato nell'America razzista, in cui essere di colore era considerato una vergogna. Annie, una donna di colore, s'incontra con la bionda e bianchissima Lora Meredith, che aveva perso di vista la figlioletta Susie in spiaggia. Anche Annie ha una figlia dell'età di Susie, Sarah Jane, che con sorpresa di Lora e Steve, un fotografo accorso ad aiutare la donna a ritrovare la bambina, è bianca. Annie spiega che il suo defunto marito era quasi bianco e Sarah Jane ha preso da lui. Ritrovata Susie, inizia una grande amicizia tra la donna bianca e quella di colore, che si trasferisce a casa della prima per lavorare come governante. Steve nel frattempo corteggia Lora, anch'essa vedova, ma quest'ultima ha in mente soltanto di fare carriera come attrice e diventare famosa e allo scopo non esita a diventare l'amante di uomini ricchi e potenti. Nel frattempo Susie e Sarah Jane crescono, ma l'America in cui vivono è razzista, quindi Sarah Jane, che soffre a causa delle discriminazioni, cerca di nascondere il fatto di avere una madre di colore. Tra madre e figlia sono attriti frequenti perchè Annie non trova giusto nascondere la verità, ma Sarah Jane aspira a un futuro privo di emarginazione e discriminazione. A tale scopo finirà con lo scappare di casa. Un film che fa riflettere e maturare, ben lontano dai moderni canoni holliwoodiani. Quello che mi sento di dire in contrapposizione a quanto comunemente si potrebbe pensare, è il ritenere che Sarah Jane non disprezzasse in realtà la madre, come potrebbe sembrare. Avendo accesso al film in inglese, mi è capitato di leggere svariati commentari sul fatto che Sarah Jane, bianca, si vergognasse della madre di colore. Ma quel che è davvero sicuro è il ritrovare il vero e principale colpevole degli attriti tra madre e figlia nella società razzista, che discriminasse chiunque, perfino bianco, venisse riscoperto portatore anche di una sola goccia di sangue di colore. Condannare Sarah Jane non lo trovo di aiuto. Vale piuttosto chiederci cosa avrebbe fatto chiunque di noi al suo posto se avesse dovuto affrontare una società razzista trovandosi dalla parte degli emarginati, anche se una bassezza, comunque, non si giustifica neppure da parte di questi ultimi. Da guardare e da riflettere.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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