Opinione su Lo splendore della vita - Sveva Casati Modignani: Lo splendore del lieto fine!
Lo splendore del lieto fine!
08/08/2014
Vantaggi
Carino
Svantaggi
C'è Di Meglio
Giaceva sulla mensola della camera da un paio d'anni perchè quando ho l'occasione di scambiare scambio, poi per leggere c'è tutto il tempo di questo mondo e mi sono sentita ispirata a leggerlo la scorsa settimana, finendolo in davvero pochissimi giorni.
"Lo splendore della vita" è il continuo di "Disperatamente Giulia", una novità per quello che riguarda questa scrittrice non avvezza a scrivere prequel e sequel.
Per una volta qualcosa di diverso.
Così come questo libro differisce dagli altri per non avere alcun flashback nel passato dato che le storie dei personaggi sono state ampiamente illustrate in "Disperatamente Giulia".
Nello splendore della vita troviamo solo alcuni accenni a mo' di promemoria per riprendere alcune vicende ed approfondirle o comunque per fare in modo che il lettore si ricordi del precedente libro, o nel caso che non l'abbiate letto, per fare un sunto della narrazione precedente e fare in modo che tutti capiscano lo svolgimento dei fatti.
Non so perchè Sveva abbia voluto scrivere un sequel per Giulia De Blasco, la scrittrice protagonista assoluta di entrambi i romanzi.
Secondo me ha tratteggiato personaggi migliori, comunque come libro mi è piaciuto.
Oltre a Giulia, ritroviamo il suo compagno Ermes, il figlio Giorgio ormai adolescente problematico, l'ex marito Leo e l'ex moglie di Ermes Marta Montini, così come la marchesa Zaira Manodori Stampa, Tea e Marcello.
Entrano nel cast dei personaggi il conturbante Franco Vassalli e la mamma malata d'alzheimer Serena, vittima di un tradimento.
Ci saranno anche tanti altri personaggi minori, uomini d'affari che girano attorno al mondo di Franco Vassalli che neanche vi nomino perchè non mi hanno colpito affatto nè come atteggiamenti nè come vicenda in cui sono coinvolti.
La storia dunque prosegue da dove avevamo lasciato.
Giulia ed Ermes sono finalmente una coppia, Giulia ha appena finito di scrivere un nuovo romanzo di successo da cui verrà tratta anche una fiction, il cancro sembra definitivamente sconfitto.
I problemi però non tardano a sconvolgere la vita di tutti i personaggi.
Da Giorgio che confessa alla madre di essere un fumatore abituale di hashish, ai complessi esistenziali di Giulia, passando per l'incontro con Franco Vassalli travolto dal rapimento di sua madre Serena.
Le varie vicende si svilupperanno con qualche piccolo colpo di scena qua e là, un po' di pathos ma niente di troppo coinvolgente.
Un romanzo tiepido e scorrevole che in alcuni punti mi ha fatto rabbia per il carattere di Giulia, le sue scelte sbagliate, il carattere irascibile di Giorgio, certi atteggiamenti vendicativi di Ermes.
Si legge davvero in pochissimi giorni, perchè pur non essendo un granchè come storia, Sveva scrive sempre divinamente.
Ha una penna magica, davvero: i dialoghi, le ambientazioni, le descrizioni ... è davvero brava!
In poche frasi sa rendere perfettamente l'idea senza dilungarsi in maniera inutile.
Il lieto fine ovviamente arriva per tutti.
E' intuibile per alcuni, un po' forzato per altri, troppo ottimista per altri ancora, però non si può lasciare il lettore a bocca asciutta e dunque dopo aver chiuso il cerchio di tutte le varie vicende, si legge la parola fine con un sorrisino felice.
E ora avanti con un altro romanzo ... questo non mi lascerà granchè di nostalgia dei personaggi incontrati.
Sveva ha scritto molto di meglio anche se comunque non è una storia da buttare.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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