Opinione su Lo strano viaggio di un oggetto smarrito - Salvatore Basile: Salvatore Basile - Lo Strano Viaggio di un Oggetto Smarrito

Salvatore Basile - Lo Strano Viaggio di un Oggetto Smarrito

27/05/2016

Vantaggi

Graffiante

Svantaggi

Nessuno


Premetto che di questo libro avevo letto l'anteprima e mi era sembrato molto carino, di sicuro più leggero di quello che in realtà si è rivelato.
Non è affatto una critica, anzi, ma se cercate un libro leggero da leggere in poche ore, questo non è il romanzo adatto.
Il protagonista è Michele, che in tutta la sua vita di trentenne non ha altri scopi se non il suo lavoro alla stazione, non mette il naso fuori dal cancello e non si fida di nessuno, di nessuno tranne degli oggetti smarriti che trova puntualmente tutti i giorni sul treno, gli unici compagni di vita di cui può tranquillamente fidarsi, e di cui si prende cura.
La sua vita è fatta di routine e quotidianità che nemmeno un pensionato riesce a raggiungere i suoi livelli, ma un giorno nella sua vita entra come un treno, appunto, Elena, tutto l'opposto di Michele, allegra e spigliata con una parlantina che stende chiunque.
Sembra che i due non possano essere più diversi, ma Michele ha bisogno di Elena. Sul treno, durante il suo solito giro di perlustrazione, tra i tanti oggetti trova un quaderno rosso, e da quel giorno la sua vita non è più la stessa.
E' il suo quaderno rosso, quello che tanti anni fa sua mamma ha preso prima di andarsene per sempre con quel treno.
Ma se il quaderno è arrivato li, allora sua mamma non può essere lontana, e Michele decide di cercarla.
Non ha punti di riferimento ne informazioni, solo una sua fotografia di vent'anni fa, ma spinto da Elena decide di mettere finalmente piede fuori dalla stazione e parte alla ricerca della madre che tanti anni fa lo ha abbandonato.
Durante il suo viaggio incontrerà tante persone, Michele dovrà sforzarsi di parlare con loro e di riuscire a fidarsi di alcune di queste, ma la fiducia va dosata, e Michele questo lo sa bene.
La ricerca sembra difficile con così poche informazioni, nessuno sembra avere visto sua madre, eppure lui sa che è in zona visto che ha lasciato il quaderno sul treno per lui. Sa solo che la deve trovare, e questo lo spinge ad andare avanti nella sua ricerca.
Elena sarà il suo sprone e la sua ancora, ma anche lei, come tutti, prima o poi sarà destinata a perdere la fiducia di Michele, perché ancora lui non ha imparato che le persone questo fanno, sbagliano, ma l'importante è imparare dal proprio errore e chiedere scusa.
Non vi dico altro, ma vi anticipo che i colpi di scena ci saranno eccome, e la trama non è affatto scontata come si può pensare.
Alla fine l'autore più che sugli oggetti smarriti ha incentrato la storia sulle persone smarrite, e non solo quelle che si sono allontanate volontariamente come la madre di Michele, ma anche quelle che, giorno dopo giorno, vivono la loro vita nell'attesa di un qualcosa o di un qualcuno che non dipende da loro.
La trama è ben scritta e le varie ambientazioni sono super dettagliate, quasi sembra di essere davvero in quei posti assieme ai personaggi.
La scelta dei temi trattati non è affatto banale, anzi. Il libro è molto più di un romanzo se lo si legge con la giusta attenzione, e tra le righe si trovano molti temi quotidiani, che possono riguardare ogni uno di noi.
Una narrazione graffiante, perché all'ultima pagina, un segno lo ha lasciato senza alcun dubbio, positivo o negativo, ma ci sarà.
Come ho anticipato, non lo considero un romanzo da leggere alla leggera per passare qualche ora di distrazione, ma il viaggio di Michele vi coinvolgerà sicuramente.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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matutteame

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