Opinione su Lolly Willowes o l'amoroso cacciatore - Sylvia Townsend Warner: Un anima complessa
Un anima complessa
05/05/2020
Vantaggi
non facile da leggere ma molto bello
Svantaggi
personalmente non trovati
Un giorno, seguendo un istinto improvviso e irresistibile, decide di andare a vivere da sola in un remoto villaggio di campagna. Qui, immersa nella natura e a contatto con i bizzarri ma gentili abitanti del luogo, scopre di essere una strega, e dopo un Sabba e l’incontro con il diavolo, ben diversi dalle aspettative, capisce fino in fondo il vero potere delle donne come lei: il desiderio e la capacità di vivere libere da ogni restrizione e convenzione.
L’elemento fantastico, a tratti sognante dei romanzi della Townsend Warner – ingrediente che arricchisce l’atmosfera donandole una verve inedita, ammiccante eppure innocente allo stesso tempo – contribuisce ad accentuare il livello satirico della storia e la sua potenza politica e sociale. Le donne di Sylvia sono, da un certo punto in poi della narrazione, donne che con un coraggio manifesto ma inconsapevole puntano i piedi e ottengono ciò che vogliono. Mai capricciose, sempre determinate, fintamente accomodanti, Laura e Sukey rivendicano una specie di prototipo della “stanza tutta per sé” – con un anticipo di tre anni sui tempi woolfiani per quanto riguarda “Lolly Willowes” – ribellandosi al loro status quo; Lolly, nello specifico, rifiuta in blocco la famiglia di origine e rifiuta soprattutto di essere definita in base alle relazioni con gli uomini: non vi è dipendenza dall’altro sesso, anzi, c’è piuttosto l’intenzione di conquistare il potere con tutti i mezzi a disposizione, legittimi e non, cosa che spinge ancora di più Laura, nella parte finale del romanzo, a mettersi in gioco – anche grazie a un confronto definitivo con Satana in persona. Le storie di Sylvia Townsend Warner non sono che forti dichiarazioni d’identità, supportate da una penna colta e ricercata, magica nella sua ironia e nella sua (mal) celata sfacciataggine, in cui l’ingrediente che ricorre e che lega i percorsi di tutte le eroine è quello della natura. Da buona strega quale qualcuno credeva che realmente fosse, la Townsend Warner lascia che i suoi personaggi vaghino in territori selvaggi e desolati, ricchi di alberi, cespugli, erbe aromatiche e velenose, terreni silenziosi, non addomesticabili a cui rivolgersi con rispetto e timore. Il cuore aspro della natura è il riflesso delle personalità di Lolly e Sukey, il riverbero del loro incontenibile bisogno di sovversione.
Un romanzo moderno, poetico e divertente, dal messaggio incantato e sottilmente rivoluzionario.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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