Opinione su L'Orlando furioso - Ludovico Ariosto: L'"Orlando Furioso" tra "ricerca" e "amore"
L'"Orlando Furioso" tra "ricerca" e "amore"
01/11/2016
Vantaggi
Se letto un po' in filigrana, il poema ariostesco può essere ancora molto utile, nel senso che ti invita alla "moderazione" in amore, per evitarti gravi follie, come quelle di Orlando.
Svantaggi
Lo svantaggio maggiore è la lingua, ma il poema può essere letto felicemente e velocemente in una riduzione moderna.
Parto con due parole sulla critica per sottolineare un dato importante: il "Furioso" ariostesco si presta ad una molteplicità di letture, molte delle quali però non sono facilmente esperibili da un pubblico vasto di lettori. In via esemplificativa, credo che, a livello di grande pubblico, l'Ariosto possa essere letto sostanzialmente in due modi:
il primo è quello di abbandonarsi all'onda avventurosa del poema, lasciandoci trascinare nelle mille avventure che l'opera ci propone. Il secondo è complementare al primo, nel senso che, oltre all'abbandono alla lettura, ci può essere la consapevolezza di dove l'Ariosto voleva andare a parare con le sue rutilanti e meravigliose avventure. Semplificando: l'Ariosto ci parla di dame e cavalieri, di maghi e di viaggi sulla luna, ma, in fondo, egli ci sta parlando dell'unico mondo che egli in realtà conosceva: cioè IL MONDO UMANO.
I cavalieri all'incessante ricerca di qualcosa sono lo specchio allegorico dell'uomo, sempre alla ricerca di "qualcosa" che meglio riempia l'esistenza. L'ariosto ci dice quindi, attraverso le mille storie dei cavalieri, che l'umana natura è sempre in uno stato di desiderio, e pertanto in uno stato di costante RICERCA.
Poi l'Ariosto ci dice anche che il "motore" della vita e della ricerca è l'AMORE, che, allorché si trasforma però in passione divorante, ti "brucia" il cervello, rendendoti folle. In conclusione, la ricerca e l'amore sono i veri "motori" del poema, che non è affatto distante da noi, nonostante i secoli che ci separano dalla sua pubblicazione. L' "Orlando Furioso" è "moderno" perché parla della natura umana ("desiderante" e "amante"), che, al di là dello scorrere dei millenni, è però sempre uguale a se stessa.
Ultima notazione: la lingua del "Furioso" (del '500) può oggi costituire uno degli ostacoli più gravi ad una retta comprensione del poema ariostesco. Se posso permettermi un suggerimento, sarebbe opportuno leggere il poema in una riduzione moderna; e, se non ricordo male, ce n'è una molto bella e godibile creata apposta per i lettori moderni dal sempre grande Italo Calvino.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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personaggi
- sviluppo
- adatto a tutti
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