Opinioni L'UCCELLO CHE GIRAVA LE VITI DEL MONDO- Haruki Murakami

Ci sono fiabe che raccontano di uccelli incantatori, uccelli di fuoco, uccelli d’oro, cigni e anatroccoli e c’è la fiaba di Murakami che racconta dell’incantesimo dell’uccello che girava le viti del mondo. Per più di 800 pagine Murakami, con lo stile mellifluo, cadenzato e coreografico mi ha incanta...
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Il protagonista di questo libro è Toru, un giovane che vive in un sobborgo di Tokio, lasciato dalla moglie cambia vita, abbondona il lavoro e si dedica alla ricerca del suo gatto misteriosamente scomparos che lo porterà in strane situazioni. Adoro Murakami e ho letto tutti i suoi libri, questo l'ho letto una sola volta e ritengo sia quasi un'esercizio di stile prima dei suoi grandi capolavori all'interno del quale si possono trovare personaggi e situazioni che saranno poi presenti nei suoi libri futuri. Questo non vuole sminuire il grande lavoro stilsitico presente anche in questo suo lavoro con personaggi tridimensionali e reali anche in una storia totalmente paradossale nella quale realtà e sogno si fondono senza che sia possibilr distinguerle per il lettore. Anche i personaggi minori sono affascinanti e ricchi di sfumature, ogni dettaglio è curato a livello maniacale, ma senza mai annoiare. Pur essendo un libro di transizione è sempre nello stile unico e inconfidibile di questo straordinario autore e lo consiglio, ma solo a veri amanti della lettura un pò impegnata.
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Una realtà a meta tra sogno e introspezione, come se la vita fosse uno specchio multidimensionale. Il romanzo è una storia tra le storie, difficile individuare cosa è reale e cosa è onirico, anche perché ritengo che i fatti realmente vissuti dal protagonista non siano poi così normali e consueti. I ...
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Una narrazione netta, pulita ed uno stile sincero, sobrio e tuttavia profondo fanno di questo libro un capolavoro... mancato. Mancato ineluttabilmente e desolatamente, poiché se dal lato tecnico/stilistico Murakami fa sfoggio di tutta la sua classe riuscendo con maestria a mischiare la consuetudine ...
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