Tra storia e leggenda
"L'ultima legione" ha sicuramente molto più fama nella sua veste cinematografica.
Non tutti gli spettatori, però, sono consapevoli della gestazione romanzesca di questo lavoro filmico.
A dare ampio spunto alla produzione cinematografica è stato il romanzo omonimo scritto dal bravo e famoso Valerio Massimo Manfredi.
In quest'opera, ambientato al termine dell'Impero Romano d'Occidente, segue gli ultimi aneliti dell'epopea gloriosa di Roma, che vede come ultimo improvvido e improbabile imperatore il tredicenne Romolo Augusto.
Quest'ultimo travolto dagli eventi e dalle mire barbare inizia un peregrinare che lo porterà prima a Ravenna e poi a lasciare il territorio italico.
Ad accompagnare il giovanissimo esule al fine di salvaguardarne la sopravvivenza ci sarà la mitica "Legio XII Draco".
Di particolare interesse nella vicenda è l'accostamento tra l'ultimo imperatore romano e il leggendario re Artù.
La mitologica Excalibur, la spada conficcata nella roccia che renderà Artù regnante, sarebbe proprio la spada di Cesare, in possesso di Romolo Augusto, che la scaglia al centro di un lago dopo aver constatato la morte di tutti i suoi difensori.
Un romanzo tra storia e fantasia, ricco di colpi scena e azione, che, oltre ad offrire un quadro storico particolareggiato della fine dell'Impero, ci propone anche elementi per sognare e fantasticare.
Lettura consigliata.
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