Opinione su L'uomo bicentenario: Da Asimov a Williams
Da Asimov a Williams
13/03/2019
Vantaggi
Storia, significati, protagonista, effetti per l'epoca
Svantaggi
No (al limite le figure femminili, se vogliamo trovarne uno)
La storia è quella di un robot, Andrew, creato per servire come domestico in una casa degli umani, che però è diverso da tutti gli altri suoi "simili" prodotti in serie perchè ha la capacità di pensare autonomamente e pian piano di imparare e acquisire autocoscienza. Il suo più grande desiderio è dapprima quello di imparare tutto sugli esseri umani e poi di essere considerato uno di loro...anche grazie al fatto che si innamora di una donna umana.
Un racconto potente e triste di riconoscimento, riscatto e che non da ultimo solleva le solite domande del cinema sci-fi sul rapporto uomo-macchina e sulla mortalità delle creature che amiamo.
Andrew/Williams qui compie un viaggio semi-solitario e doloroso alla ricerca di sè stesso, che è una delle tematiche cardine del cinema e dell'arte in generale, ma anche della filosofia. Noi ci chiediamo cosa ci renda umani e così fa Andrew, ricostruendo il suo corpo pezzo per pezzo per renderlo "adeguato" alle nuove sensazioni e pensieri che dentro già sperimenta. Una tematica che a me richiama anche la disforia e quanto sia importante avere un aspetto e un corpo che vadano di pari passo con quello che si percepisce dentro di sè.
In faccia alla critica io lo straconsiglio. E' reperibile un po' dappertutto, anche se in chiaro lo vedo poco.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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