Opinione su L'uomo sbagliato: La miniserie L'uomo sbagliato

La miniserie L'uomo sbagliato

Si divide in due puntate ed il protagonista è Beppe Fiorello che interpreta Daniele Baroni, ingiustamente accusato di traffico di droga e messo in carcere. Tutto si ispira ad una storia vera, quella di Daniele Barillà.

Baroni ha una sartoria a Torino e per un fortuito scambio di persona viene arrestato dai carabinieri. Fra tutto, trascorrerà 5 anni in cella, considerando che in primo grado verrà condannato a 18 anni, poi ridotti a 15 in appello. Nel frattempo, la sua famiglia, pur di pagargli l'avvocato, venderà la sartoria. Nonostante Baroni abbia tentato il suicidio, continuerà a non darsi per vinto e a credere nella giustizia. Il caso verrà riaperto grazie alla dottoressa Schneider, la pubblico ministero che al primo processo aveva fatto condannare Baroni. Lascio a voi la visione della serie.

Fiorello qui recita molto bene da protagonista ed anche il cast di attori è ottimo. Bene poi le musiche ed inoltre la regia di Stefano Reali. Qui ci si può anche rendere conto di come sono le condizioni di vita nelle carceri, specie se ci si finisce da innocenti.

La fiction nel complesso mi è piaciuta molto ed è per questo che mi sento di consigliarla, nonostante sia già uscita da dodici anni, visto che fu nel 2004. Due puntate molto intense che tra l'altro aiutano a capire come a volte sia lenta e farraginosa la giustizia nel nostro paese.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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