"Mafarka": manifesto letterario del Futurismo
Vantaggi
Ottimo strumento per conoscere i "procedimenti" pubblicitari del Futurismo
Svantaggi
Nessuno in particolare
Il problema di Marinetti e del Futurismo della "prima ora" era fondamentalmente quello di farsi conoscere, per cui "épater le bourgeois", scandalizzare l'opinione pubblica benpensante fu l'obiettivo prìncipe. In quegli anni Marinetti si dette molto da fare; intanto il movimento era molto vicino alla destra mussoliniana (e Marinetti "cercò" in ogni modo l'amicizia di Mussolini), e poi cercava le "piazze" di maggiore risonanza internazionale: non per nulla il famoso "Manifesto del Futurismo" fu pubblicato per la prima volta in francese a Parigi. Poi Marinetti riuscì ad arrivare un po' dappertutto in Europa, spingendosi fino in Russia, dove metteva in piedi i famosi "tendoni da circo" futuristi, tanto per fare pubblicità al movimento. Pertanto, anche lo "scandaloso" "Mafarka" va visto nell'ottica marinettiana di operare la più larga conoscenza del suo movimento presso l'opinione pubblica "mondiale". Al di là dell'aspetto "pubblicitario", il Futurismo si è però rivelato alla lunga un movimento eccezionalmente "moderno", tale da influenzare largamente artisti, scrittori e persino la lingua italiana, sveltendone soprattutto la sintassi. Movimento molto interessante, e che ha dato larghi frutti anche in tempi più recenti, in vari settori, come quello della moda, per esempio. "Mafarka il Futurista" rispecchia il "primo Marinetti", quello cioè tutto proteso a far pubblicità al Futurismo. Sul valore letterario dell'opera in sé, mi limiterei essenzialmente a riconoscerne la validità storica. Comunque il Futurismo fu un movimento "onnicomprensivo", nel senso che andava ad incidere sul complesso dell'attività artistico-letteraria nel suo insieme. Grande Movimento, e grande anche Marinetti, c'è poco da dire.
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