Opinione su Marco Van Basten: Un big tra i big
Un big tra i big
10/02/2016
Vantaggi
il miglior centravanti di sempre, un idolo
Svantaggi
un infortunio lo ha costretto al ritiro
Purtroppo il suo mito si è spezzato, calcisticamente, nel 1993 quando, dopo una serie di interventi alle caviglie, non è più riuscito a tornare in campo e ha dato l'addio al calcio pochi anni dopo quando era, ad appena 29 anni, il migliore giocatore del Mondo a detta, anche, di Maradona.
Ha vinto ben 3 palloni d'oro che, senza incidenti, sarebbero stati molti di più e, con il Milan ha vinto tutto.
I suoi gol sono stati fondamentali per la vittoria, da parte del club di Silvio Berlusconi, di ben 4 Scudetti, 4 Supercoppe Italiane, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e 2 Supercoppe Europee.
A questi numeri incredibili vanno aggiunti gli innumerevoli titoli vinti con l' Ajax, l' Europeo 1988 con l' Olanda (dove segnò il terzo gol più bello di ogni epoca) e svariati titoli di capocanniere. In carriera ha segnato, con i club,277 gol in 373 partite, sono numeri incredibili da capogiro, quando si è ritirato segnava, di media, un gol a partita e, quindi, avrebbe potuto tranquillamente arrivare a oltre 600 reti segnate.
A queste reti bisogna aggiungere le 24 siglate con la maglia arancione dell' Olanda.
Era un cigno, elegante e maestoso che poteva far gol in ogni modo.
Era forte nel tiro, poteva segnare con tiri beffardi, con tiri potenti e precisi ed era eccelso di testa.
Anche in acrobazia era imbattibile e, contro il Goteborg, segnò proprio in rovesciata un gol epico.
In quel match siglò, primo al Mondo, 4 reti in una sola partita di Champions League.
Con Ruud Gullit ha formato un tandem offensivo eccelso, erano stupendi insieme perchè si completavano a vicenda.
Uno, Gullit, era potente, l'altro Van Basten era agile, uno faceva assist e l'altro li tramutava in rete. Naturalmente sapeva fare anche tanti assist, molti giocatori girandogli attorno hanno usufruito dei suoi passaggi per trovare la via del gol.
Mi sarebbe piaciuto vederlo giocare con Mancini della Sampdoria, secondo me con lui avrebbe segnato ancora di più ed è un rimpianto che ho da tanti anni.
In tanti si sono ispirati a questo fenomeno, io stesso quando giocavo cercavo, nel mio piccolo, di emularlo e mi compravo sempre le scarpe della Diadora con la lunetta rossa proprio come le sue.
Attualmente fa il vice allenatore poichè, a causa del forte stress, non riesce a fare l'allenatore capo anche se, quando lo ha fatto, ha svolto un lavoro ottimo specie in Nazionale.
Da bambino il suo idolo era Joahn Cruijff e, secondo me, l'allievo ha superato il maestro anche se si tratta di campioni di epoche differenti.
Di sicuro sono i due calciatori migliori che l' Olanda abbia sfornato nella sua storia.
Proprio Cruijff avrebbe voluto portarlo nel suo club, il Barcelona, per allenarlo personalmente ma Berlusconi mai cedette alle lusinghe del club catalano.
Pur di tenerlo licenziò Arrigo Sacchi, che con Van Basten ebbe qualche problema, e prese come allenatore del Milan Fabio Capello.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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