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1 Opinioni per Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
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  • manub79
    Bella esperienza
    opinione inserita da manub79 il 23/11/2020
    Ho visitato il Mart alcuni mesi fa, prima del lockdown e della recente chiusura dei musei a causa della pandemia da Covid 19. La collezione del Museo è molto interessante: ho apprezzato moltissimo anche il setting, la cura e la suddivisione degli spazi. L'edificio che ospita il museo è stato progettato dall'architetto ticinese Mario Botta e dall'ingegnere roveretano Giulio Andreolli. Botta ed Andreolli si sono ispirati a modelli classici per le forme (in particolare per la grande cupola al Pantheon) e hanno dedicato una particolare attenzione alle soluzioni tecniche, in molti casi all'avanguardia: la cupola radiale è in acciaio e plexiglas, e presenta uno "spicchio" mancante, reso possibile da complesse soluzioni ingegneristiche. Sotto la cupola si trova una piazza e al centro una fontana. Nel caso del rivestimento murale, Botta ed Andreolli hanno scelto la pietra gialla di Vicenza, tradizionalmente usata da Andrea Palladio, applicandola con un sistema innovativo che rende possibile la sostituzione autonoma di ogni singola lastra, rendendo alla fine significativa la stessa struttura dell'edificio da un punto di vista artistico.. Gli autori contemporanei che sono ospitati accanto a nomi emergenti del mondo dell'arte permettono di conoscere le ultime tendenze dell'arte contemporanea; molto significativa anche la presenza di autori del Novecento. Ora è in corso la mostra "Caravaggio. Il contemporaneo" che offre ai visitatori l'opportunità di contemplare il Seppellimento di santa Lucia, la prima opera siciliana di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, normalmente collocata a Siracusa, nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia. Nel 1608 l’artista, condannato a decapitazione e continuamente in fuga, evade da Malta e giunge a Siracusa. Qui realizza il dipinto per l’altare maggiore della Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, nel luogo dove, secondo la tradizione, la santa fu martirizzata. La scena sembra collocata negli ambienti sotterranei e bui delle note latomie sottostanti la Chiesa, nelle quali si trova il sepolcro della martire. Si tratta di un Caravaggio ormai maturo, ossessionato dall’idea della decapitazione, maestro nella regia di composizioni articolate in dipinti sempre più silenti e spirituali. Nell'esposizione del Mart il capolavoro di Caravaggio si sdoppia: come in un gioco di specchi, le opere esposte sono due. Una è l'originale, l'altra una fedelissima replica realizzata con tecnologie rivoluzionarie da Factum Arte e Factum Fondazione. La fedeltà della riproduzione è tale da "ingannare anche l’occhio più esperto" assicura Vittorio Sgarbi. Il "vero" Seppellimento sarà esposto al Mart fino al 4 dicembre, poi farà ritorno a Siracusa dove è atteso per i festeggiamenti della Patrona della città, il 13 dicembre. Attraverso la proposta di diversi livelli di dialogo possibili, la mostra sottolinea l'attualità spirituale di Caravaggio. Il capolavoro seicentesco riemerge in una selezione di opere e fotografie contemporanee. Seguendo rimandi concettuali, il Mart propone un confronto tra questo capolavoro e una selezione di opere del grande maestro dell'Informale italiano: Alberto Burri. In un continuo rimando tra immagini, simboli e affinità, completano la mostra il grande dipinto I naufraghi (1934) di Cagnaccio di San Pietro, le opere dell'artista Nicola Verlato e del fotografo Massimo Siragusa, alcune fotografie sulla vita e la morte di Pier Paolo Pasolini. Oltre ai nuclei tematici rappresentati da questi accostamenti, la mostra ha due opere-sipario: una di Hermann Nitsch, proveniente dalle Collezioni del Mart, e una di Margherita Manzelli. Infine, ad accogliere i visitatori nel Foyer di ingresso, è esposto un dipinto di Andrea Facco ispirato alla Decollazione di San Giovanni Battista di Caravaggio. La mostra prosegue a Rovereto fino al 14 febbraio 2021.
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    Allestimenti interessanti; facilmente raggiungibile
    Nessuno